Fitch pronta a lasciare l’Italia

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Nelle ultime ore l’agenzia Fitch ha annunciato che a breve spegnerà le luci e chiuderà la sua filiale italiana.

La decisione è completata da un comunicato in cui si legge:

“Una decisione che fa seguito alle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura di Trani contro due suoi dirigenti (e cinque di S&P) per gravi manipolazioni del mercato. Una mossa senza precedenti e priva di ogni fondamento”.

Vittorio Grilli, Ministro dell’Economia ha commentato a più riprese tale decisione, proprio mentre Fitch parlava della voglia di attivare il suo personale “black out“:

“Il ruolo delle agenzie di rating può essere positivo se resta nella sfera privata, senza riflessi sul sistema di supervisione pubblico”.

In un’audizione in Senato inerente al sistema di vigilanza bancario, Grilli ha aggiunto:

“Il problema è che negli anni, senza esserne ben consapevoli, abbiamo inserito le valutazioni delle agenzie di rating nel nostro sistema di supervisione pubblico”.

Con queste parole Grilli vuole sottolineare che la funzione delle Agenzie di Rating non è quella di “andare oltre” i propri limiti:

“Se un privato vuole comprarsi dei pareri se li compra. Non c’è niente di male”.

Secondo il ministro dell’Economia è opportuno, di conseguenza, rendere il sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dalle loro valutazioni.

“Questo non può essere fatto all’improvviso perchè si rischia il collasso completo, ma in modo graduale”.

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