In Francia si raccolgono conti per evitare la privatizzazione degli aeroporti

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Acquistare il 10,1% dell’aeroporto di Tolosa con il crowfunding al fine di sfuggire alla privatizzazione. E’ l’idea di Thierry Merquiol co-fondatore della piattaforma francese Wiseed, nata proprio nella città d’Oltralpe.

Il progetto è stato avviato a seguito dell’annuncio del governo di mettere in commercio il 49,9% dello scalo. Si tratta di una struttura quasi nuova a un prezzo che non vale neanche i costi fissi per una giornata di funzionamento o l’acquisto di un A380″.

L’idea che a molti sembrava folle ha riscosso subito successo: in poche ore si sono fatti avanti mille potenziali investitori disposti a mettere sul piatto già due milioni di euro con quote che oscillano dai 20 ai 50mila euro. Tuttavia con la racconta fondi, di fatto una raccolta di fondi allargata attraverso internet, non è possibile avere informazioni sugli investitori: per fare una promessa d’investimento basta, infatti, un nome e un indirizzo internet.

Chiunque, quindi, può offrire una qualunque somma, anche senza possederla. Per il momento, l’unica certezza, è che a seguire Merquiol nella sua impresa sono solo privati e nessuna azienda. D’altrocanto l’obiettivo è quello di portare il controllo dell’aeroporto alle “collettività locali” (la regione dei Pirenei, il dipartimento dell’alta Garonna e la comunità urbana di Tolosa) che con la camera di commercio hanno il 40% del capitale: con il 10,1% messo nel mirino da Wiseed verrebbe superata la soglia del 50%.

Merquiol, però, ha fiducia:

Se funziona lo si potrà fare anche per altri aeroporti. Intanto il processo di vendita prosegue: oltre alla piattaforma di crowdfunding si sono fatti avanti quattro candidati: lunedì il ministro dell’Economia, Emmanuel Macron, annuncerà quelli che saranno ammessi alla fase successiva della trattativa.

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