Inditex, entrate superiori ai 100 miliardi

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Il gruppo Inditex, dopo aver fatto fuori la concorrenza di giganti quali H&M e Gap, supera un nuovo record entrando per la prima volta nel club delle aziende che oltrepassano i 100 milliardi di euro di capitalizzazione in Borsa.

Prima d’ora, in Spagna era riuscito solo a Telefónica e Santander, che nel contempo hanno perso quota (il gigante delle tlc sfiora i 70 miliardi, l’istituto guidato da Ana Botín non raggiunge i 90). In questo modo, la compagnia di Arteixo, il sobborgo di La Coruña dove la favola di Zara prese avvio negli anni ’70 e dove ancora oggi ha sede lo stabilimento più importante dell’impero tessile, si posiziona al sesto posto nel ranking delle società che valgono di più in Europa, davanti a marchi potentissimi come L’Oréal, Volkswagen e Daimler, e preceduta solo da Anheuser-Busch, Sanofi, Unilever, Bayer e Total.

Un rappresentante della “old economy” che si fa strada ai piani alti, anzi altissimi, dell’imprenditoria internazionale in tempi di globalizzazione. Con una crescita esponenziale alla quale, al momento, gli esperti non si sentono di porre un tetto. Dall’inizio dell’anno, il valore delle azioni di Inditex si è rivalutato oltre il 35 per cento, superando i 32 euro: secondo Bankinter potrebbe aumentare nel 2015 di un ulteriore 15 per cento (raggiungendo quota 37 euro), mentre Société e JP Morgan le attribuiscono un potenziale di crescita non inferiore all’8 per cento. Comunque, da quando la compagnia di Arteixo (a cui fanno capo anche i marchi “minori” Stradivarius, Bershka, Massimo Dutti, Pull&Bear, Oysho, Zara Home e Uterqüe) venne quotata in Borsa nel 2001, la sua capitalizzazione si è moltiplicata per undici.

 

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