Investitori preoccupati dalla sofferenza delle banche

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L’Europa soffre la crisi bancaria. Una crisi che non stenta a terminare e che fa tremare le Borse e preoccupare gli investitori. I titoli del settore sono appesantiti e frenano tutti i listini principali.

La situazione è apparsa in peggioramento a seguito delle dichiarazioni del presindete dell’Eba, Andrea Enria, dichirazioni che condizionano molto i mercati.Enria, ha dichiarato ieri che gli istituti di credito sono al sicuro successivamente agli ormai vituperati stress test. Anche le banche promosse, infatti, potrebbero rivedere i loro bilanci. Il risultato del comprehensive assessment promosso dalla Banca centrale europea, con i dati arrivati comunicati la scorsa domenica, sono evidenti: un istituto su cinque non ha superato la ‘prova’ in ottemperanza ai bilanci relativi al 2013. Su 131 banche europee, ben venticinque sono state ‘rimandate’. Di queste, dodici hanno già incrementato il capitale per colmare le lacune.

Un buon segno, ma non per gli investitori che continuano ad essere preoccupati. Tra i Paesi in difficoltà ci sono Italia, Cipro e Grecia, ma il comparto finanziario italiano è quello che più ha preoccupato con nove banche finite nell’occhio del ciclone: Banco Popolare, Bper, Bpm, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Carige, Credito Valtellinese, Mps e Veneto Banca sono gli istituti sotto stretta osservazione. Tra questi, Mps e Carige dovranno coprire le carenze di capitale rispettivamente pari a 2,11 miliardi di euro e 814 milioni.

Così gli esperti:

Gli investitori non riescono proprio a trovare pace. Mentre l’esito dell’Asset quality review e degli stress test doveva essere una rassicurazione per il mercato, anche considerando il fatto che nel complesso il risultato è stato positivo, ora arrivano le parole del presidente dell’Eba che fanno ripiombare gli investitori nell’incertezza. L’esito positivo dell’esame della Bce è una condizione necessaria ma non sufficiente per la ripresa del settore bancario. Servono segnali positivi da parte della ripresa economica prima che gli investitori riescano a superare le proprie paure e ad assumere posizioni importanti sul comparto. La situazione non può continuare in questo modo, la Bce dovrebbe intervenire.

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