Il mattone di carta è un investimento sicuro?

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Investire nel mattone, per gli italiani, è sempre stato profittevole, se non altro perché si è riusciti negli anni a lasciare una cospicua eredità alle nuove generazioni. In materia di investimenti edilizi si fa sempre maggiore riferimento al mattone di carta, ma è conveniente?

Investire in Italia, nel settore immobiliare, è ancora molto rischioso per via delle tasse che gravano sulle costruzioni. Tuttavia si stanno aprendo degli spiragli d’investimento all’estero, ad esempio in Cina.

> All’estero è il momento dell’investimento in Cina

In più, nel nostro paese, gli italiani che hanno un gruzzoletto da parte, provano a seguire l’esempio delle istituzioni investendo nel non residenziale, nei locali commerciali oppure, con molta più rendita e molto meno stress, nei parcheggi.

> Comprare per investire? Meglio il non residenziale

Tanti italiani, però, trovano assolutamente vantaggioso ance affidarsi al mattone di carta, che non è l’acquisto delle case in costruzioni, o meglio l’acquisto delle case sulla carta. Il mattone di carta sono i titoli finanziari d’investimento legati al mercato immobiliare.

Sempre più persone credono in questo investimento e i titoli collegati all’immobiliare ne stanno traendo beneficio. Le possibilità, in tal senso, sono almeno tre: si possono comprare azioni di società immobiliari quotate, oppure si possono comprare quote di fondi che investono nelle società immobiliari, oppure ancora di possono comprare quote di fondi immobiliari.

Questa terza opzione, almeno nel nostro paese, è stata introdotta più di recente ed ha subito ingolosito i risparmiatori. Peccato che nonostante i certificati delle società di valutazione siano in aumento, non c’è stata una valorizzazione delle quote dei fondi immobiliari.

I fondi immobiliari italiani sono comunque una risorsa sia per il sottodimensionamento contemporaneo, sia per il fatto che sono previste a riguardo delle detassazioni che rafforzano la bontà dell’investimento.

I fondi immobiliari che devono per legge investire il 90% delle somme che raccolgono dall’acquisizione e gestione degli immobili, in genere, si dedicano al comparto non residenziale. L’investitore ha un dividendo annuo che cresce in relazione alla vita che ha il fondo.

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