Pos professionisti, proroghe ed obblighi da rispettare

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 A partire da martedì primo luglio, i clienti di studi professionali, artigiani o commercianti di qualsiasi genere potranno decidere come effettuare i propri pagamenti. Entra in vigore di fatto anche per i liberi professionisti l’obbligo dell’ uso del Pos per dare la possibilità al proprio cliente di pagare anche con carta di credito o bancomat. Ma non sarà un obbligo vincolante. Chi, infatti, deciderà di non dotarsene non andrà incontro ad alcuna mula o sanzione. Installarlo o meno non comporterà, quindi, nulla. A darne conferma anche il Sottosegretario all’Economia Zanetti.

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La decisione di escludere di applicare sanzioni nasce principalmente dai costi alti che l’installazione del Pos comporta. E la mancanza di sanzioni indirizzerà la maggior parte di artigiani, liberi professionisti e commercianti a non adottare il Pos, fino a quando, magari, non verrà definità l’obbligatorietà per mezzo di sanzioni che ora non sono previste.

La Cgia di Mestre, fa notare che al netto delle offerte contrattuali che alcune banche stanno facendo ai propri clienti, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, con il Pos, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’incasso, dovrà sostenere una spesa media annua di 1.200 euro. Oltre a questo, evidenzia il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, “gli idraulici, gli elettricisti, i falegnami, gli antennisti i manutentori di caldaie, nonché i loro dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l’immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente e collaboratore dovrà essere dotato di un Pos. Il legislatore ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?”.

 

 

 

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