Prestiti in calo, che fare?

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 La stretta creditizia, quella che viene comunemente chiamata credit crunch, presto presenterà il nuovo conto ai cittadini. Intanto chi ha bisogno di un po’ di liquidità per rimettere a posto il bilancio famigliare, oppure per eseguire dei piccoli acquisti, sta valutando tutte le possibilità. Le valutazioni, però, sono molto lunghe.

Le previsioni sui tassi futuri

Nel 2012, infatti, lo spiega bene anche il Crif, le famiglie italiane hanno rinunciato a chiedere prestiti e mutui, a  me non ci considerino fonti di finanziamento diverse da finanziarie e istituti di credito. L’importo medio erogato per le famiglie, che si parli di prestiti o di mutui, è indifferente, è calato molto nel 2012.

Le nuove soglie di usura su mutui e prestiti

La diminuzione si è assestata sul 3,7 per cento per i mutui ed è stata del 4,1 per cento per i prestiti finalizzati, ma il calo è stato ancora più consistente e nel dettaglio del 6,7 per cento se si parla di prestiti personali. La contrazione ha rispecchiato l’acuirsi della crisi che va a pesare sulle tasche delle famiglie del Belpaese.

I mutui immobiliari sono diminuiti e questa flessione della domanda ha fatto salire ancora di più i tassi applicati dalle banche. La contrazione dei prestiti, invece, è stata più che altro un ridimensionamento che ha riguardato soprattutto le richieste finalizzate all’acquisto dell’auto , seguite dalle spese d’arredamento, da quelle per gli elettrodomestici e via discorrendo.

 

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