PA – 150 mila precari a rischio di rinnovo entro fine anno

 Sono circa 150 mila i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che rischiano di rimanere a casa entro la fine del 2013. Pur occupandosi di servizi essenziali per i cittadini, infatti, questi a questi lavoratori non hanno forme di contratto in grado di assicurare loro la permanenza all’ interno dell’ organico. 

La Cgil fa i conti sulla CIG

 L’ Osservatorio CIG attivo presso la Cgil ha redatto, per il mese di maggio 2013, i dati relativi all’ andamento nazionale di uno dei più importanti ammortizzatori sociali esistenti oggi in Italia

I termini dell’accordo tra sindacati e Confindustria

 Dopo anni di liti, discussioni e intese separate, ecco arrivare finalmente, salutata con soddisfazione anche dallo stesso premier Enrico Letta, la stipula di una intesa tra Confindustria e le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl e Uil – che d’ ora in avanti dovranno attenersi a regole condivise per la rappresentanza sindacale e l’ applicazione delle norme dei contratti firmati.

>Susanna Camusso cerca l’accordo con Confindustria

D’ ora in avanti, dunque, in sede di trattative, si dovrà tenere conto delle deleghe sindacali che il datore di lavoro, su richiesta del lavoratore stesso, comunica di volta in volta all’ INPS, per una loro ufficiale certificazione.

La Camusso chiede nuovi ammortizzatori sociali

 In una intervista rilasciata a “Repubblica”, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al futuro piano dal Governo Letta per il rilancio dell’ occupazione giovanile.

Secondo la Camusso l’ Italia si trova al momento in una situazione del tutto particolare, una situazione che in passato non si era mai verificata. Il Paese esce, infatti, da cinque anni consecutivi di recessione, e dunque, in queste condizioni, la priorità del Governo non dovrebbe essere tanto quella di limitare, come annunciato, i vincoli dei contratti a tempo determinato, ma quella di garantire ai lavoratori una maggiore quantità di ammortizzatori sociali.

> 9 milioni di disoccupati nel 2012, per la CGIL si tratta di un anno nero

La ripresa dell’ occupazione è certo un problema successivo, ma per far ripartire le assunzioni sono allora necessari numerosi e maggiori investimenti: in un paese in recessione, infatti, il lavoro va creato, è ciò potrebbe essere certo favorito da una fiscalità più vantaggiosa per chi assume. Anche se, anche i questo caso, non si dovrebbe proporre degli sgravi a pioggia, che sarebbero risolutivi solo per un tempo limitato.

Per Squinzi è necessario detassare il costo del lavoro

Quanto al fenomeno degli stage, poi, il segretario aggiunge che nei contratti formativi deve rimanere sempre prioritaria una ottica di stabilizzazione del contratto di lavoro e non l’ idea di far lavorare il personale a costo zero.

Sindacati uniti per chiedere al governo fondi per la cassa integrazione

 I tempi sono stretti ed è necessario che il Governo trovi presto i fondi per la cassa integrazione. A rischio ci sono ben mezzo milione di italiani che potrebbero non ricevere l’assegno dovuto già a partire dal mese di giugno.

► Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

Sono tutti concordi con quanto detto in questi giorni da Susanna Camusso, che ha lanciato al governo un allarme per la mancanza di fondi per la CIG. Un coro unanime quello che si è levato da Montecitorio durante la manifestazione indetta da tutte le firme sindacali.

Erano presenti, infatti, Cgil, Cisl, Uil e Ugl a chiedere al governo una risposta certa e definitiva perché non si possono lasciare migliaia di persone senza certezze sul proprio futuro.

La stessa Camusso, quasi in risposta al Ministro Fornero che si è detta pronta ad impegnarsi a trovare almeno 1 miliardo di euro per la cassa integrazione, ha chiarito che la somma necessaria sarà per sostenere tutti gli ammortizzatori sociali è di circa 2,7 miliardi di euro, dei quali uno e mezzo per la cassa integrazione in deroga.

► Anche la Fornero è preoccupata per la cassa integrazione

I soldi per la cassa integrazione devono essere predisposti nel Def, hanno detto, ma non devono essere tolti dalle risorse stanziate per il lavoro, ma si devono reperire con il rinvio delle spese militare previste dal documento e con il pagamento delle tasse su rendite finanziarie e grandi capitali.

 

Susanna Camusso chiede di detassare gli stipendi prima dell’estate

 Sono 600 ogni anno gli euro che vengono sottratti agli stipendi degli italiani per far fronte alle richieste sempre più esose del fisco e al continuo crescere dell’inflazione. È quanto emerge dai dati del rapporto La dinamica salariale tra inflazione, federalismo e fiscal drag curato da Cer (Centro Europa ricerche), dalla Fondazione Di Vittorio e dall’Ires Cgil.

► 9 milioni di disoccupati nel 2012, per la CGIL si tratta di un anno nero

Alla presentazione era presente anche Susanna Camusso, segretario della CGIL, la quale, data questa situazione così complicata, propone di trovare delle soluzioni immediate per aiutare le fasce della popolazione che si trovano in difficoltà.

Susanna Camusso propone una soluzione temporanea, che può arginare il problema nell’immediato, prima che le condizioni siano favorevoli a mettere in atto un piano organico e strutturato: la detassazione di una mensilità per i lavoratori dipendenti prima dell’estate:

Prima dell’estate venga data una restituzione del tanto prelievo fiscale che c’è stato: non tassare o tassare meno una mensilità, prima dell’estate, per dare due soldi alle famiglie per andare in ferie.

Più facile a dirsi che a farsi. Come anche la seconda soluzione proposta dal segretario, ovvero quella di ripristinare la norma sul fiscal drag così com’era prima del 1985, in modo che le variazioni dell’inflazione non incidano sullo stipendio.

 

► Camusso giudica negativamente il primo anno di Governo Monti

Poi la Camusso si rivolge direttamente al prossimo governo chiedendo una seria riforma fiscale:

Serve più equità e redistribuzione. Oggi la tassazione avviene solo sui redditi certi e visibili, non sui grandi patrimoni. Le tasse non possono essere sempre il combinato tra Irpef e Iva, bisogna spostare la tassazione su ciò che è meno tassato. Va evitata la perdita di ulteriore potere d’acquisto.

9 milioni di disoccupati nel 2012, per la CGIL si tratta di un anno nero

 Il Centro Studi della CGIL ha rilasciato i dati sulla disoccupazione italiana nel 2012, dati che hanno immediatamente allarmato Susanna Camusso, il segretario generale del sindacato. 9 milioni di persone in difficoltà, un numero enorme in cui rientrano tutti i senza lavoro, compresi disoccupati, scoraggiati, cassintegrati e lavoratori precari.

► L’Ilva chiede la cassa integrazione per circa 6.500 dipendenti

La Camusso lancia così il suo allarme, che si rivolge in prima istanza al problema delle tutele. In questa Italia di tagli, infatti, anche le tutele ai lavoratori spesso finiscono per essere ignorate, quando invece sono essenziali per

la crescita dell’impresa e del Paese. Dobbiamo cercare di ricostruire una capacità di retribuzione del lavoro che permetta alle persone di non sentirsi povere e precarie, ma di essere in grado di progettare la loro vita

Il segretario della CGIL parla di un paese in cui si è dimenticata la relazione fondamentale che esiste tra lavoro e dignità, e il recupero di questa condizione è l’unico modo perché il Paese possa iniziare davvero il percorso verso la ricostruzione di se stesso e di una unità popolare che si sta perdendo.

Il disagio lavorativo colpisce 9 milioni di italiani, tutte persone che vorrebbero lavorare ma che non trovano sbocchi. Solo negli ultimi tre mesi del 2012 sono andati persi quasi 200mila posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione che è risalito ai livelli di 14 anni fa.

► I prezzi in Europa e la disoccupazione nel Regno Unito

Oltre a questo, a rendere ancor più drammatica la situazione il fatto che la progressione nei dodici mesi risulta molto più marcata rispetto alla media europea: circa un quarto dei nuovi disoccupati in Europa nel 2012 è italiano.

Crisi nera del settore delle costruzioni

 550 mila posti di lavoro in meno in tre anni equivalgono a 128 lavoratori che si ritrovano senza un’occupazione ogni giorno. Sono gli effetti della crisi economica, che sembra aver influenzato in modo molto pesante il settore delle costruzioni.

I dati arrivano dalla Fillea-Cgil che indica come solo nel 2012 i posti di lavoro perduti siano stati ben 120.000, e le imprese fallite, dal 2009 ad oggi, siano state 60.000.

► Barroso lancia allarme lavoro per l’Europa

Se i lavoratori non perdono il loro impiego vengono messi in cassa integrazione: nel 2009 il ricorso all’ammortizzatore sociale è cresciuto del 93%, per poi proseguire la sua corsa nel 2010 con un + 33%, scendere nuovamente ad una quota ragionevole nel 2011 (+4,7%) per poi tornare a livelli altissimi con la crescita del 28,3% delle ore di cassa richieste nel 2012, anno in cui le ore di Cig nel settore delle costruzioni sono arrivate a 117 milioni.

► Dati Ilo su occupazione mondiale

Solo crisi? Secondo il sindacato la colpa non deve essere imputata totalmente alla pessima congiuntura economica, ma a delle questioni più profonde, che toccano la struttura del settore stesso. A parlare è Susanna Camusso, secondo la quale

le costruzioni devono svolgere la funzione di progettazione del territorio e quella di manutenzione degli edifici pubblici.

Non pensare il settore delle costruzioni in questo modo vuol dire aggiungere un ulteriore costo per lo Stato, al quale vanno ad aggiungersi eventi climatici straordinari o catastrofi naturali (come il terremoto emiliano) che potrebbero arrivare a pesare sulle casse dello Stato qualcosa come 470 miliardi di euro.

Camusso accusa Berlusconi e difende Monti su crisi

 Susanna Camusso è indemoniata. Ha un ‘nemico’ e un ‘amico’. Il primo si chiama Silvio Berlusconi. Il secondo è Mario Monti. Per quanto riguarda il progredire della crisi, la colpa secondo la Camusso è del ‘Cavaliere’, non del ‘Professore’: “È l’economia senza lavoro, quella finanziaria, che ha provocato la crisi. Si tratta soltanto una a base di lavoro ce ne tirerà fuori.

CGIL VS FIAT

Ma di quale lavoro si parla? La Camusso non intende “Quello senza prospettive offerto da McDonald’s, né quello faticoso e incerto dei dipendenti Fiat”.

MONTI? NON C’ENTRA

Susanna Camusso fa nuovamente riferimento alle polemiche degli ultimi giorni. L’occasione le viene offerta dal dibattito di ieri mattina con gli studenti dell’Istituto tecnico Federico Caffè di Roma, all’interno del quale il segretario della Cgil ha dato il via al ciclo di incontri dal titolo “La crisi economica spiegata ai ragazzi”. Un’iniziativa importante.

Susanna Camusso scagiona Monti: “La responsabilità della situazione non è di Monti”.Queste le prime parole pronunciate in merito all’argomento della discussione dalla sindacalista.

“L’INCANTATORE DI SERPENTI”

“I tecnici non hanno risolto i problemi, ma la colpa è delle politiche dei governi Berlusconi”. Monti lo ha definito un pifferaio magico, come lo ha definito il premier uscente. La Camusso ci va giù ancora più pesantemente, definendo Berlusconi un “incantatore di serpenti”.