Le novità dell’Isee: modifica in tempo reale e effetto Imu

 Arriverà probabilmente entro la fine dell’anno il nuovo Isee, ossia il nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Lo scopo è quello di rendere l’Indicatore più efficiente nell’indicazione della situazione reddituale delle famiglie in modo da garantire l’accesso alle agevolazioni previste solo per le famiglie che ne hanno realmente diritto.

Possibilità di modifica della situazione reddituale in tempo reale

Per questo il nuovo Riccometro si concentra soprattutto sull’indicazione delle rendite patrimoniali.

La prima novità che il Governo ha apportato al nuovo Isee rispetto alla versione precedente è il riferimento dell’indicatore al reddito corrente, e non a quello dell’anno precedente – come accade anche per la dichiarazione dei redditi – dando così la possibilità alle famiglie che hanno subito un ridimensionamento del reddito, ad esempio per la perdita del lavoro di uno dei componenti del nucleo, di poter modificare le entrate dichiarate e, quindi, accedere immediatamente ai servizi e alle prestazioni agevolate.

L’effetto Imu sull’Isee

Nel vecchio Isee per una abitazione il valore ai fini Ici era considerato per un quinto del suo importo, scontato di una franchigia di 51.646 euro o pari al mutuo residuo.

Nel nuovo Isee il valore Imu viene abbattuto di un terzo e considerato per un quinto e, al valore rimanente, si sottrae una franchigia proporzionale al numero dei familiari o l’eventuale mutuo residuo.

Le novità dell’Isee

Uno strumento più equo

Modifica in tempo reale e effetto Imu

Nucleo famigliare e risparmi

Le novità dell’Isee: nucleo famigliare e risparmi

 Tra le novità del nuovo Isee – Indicatore della situazione economica equivalente, ci sono quelle legate al nucleo famigliare e ai risparmi. Le modifiche introdotte dal Governo hanno lo scopo di far arrivare le agevolazioni solo i nuclei famigliari che ne hanno realmente diritto.

Il nucleo famigliare

Per avere una più equa distribuzione delle agevolazioni, il governo ha previsto per la nuova formulazione del Riccometro delle maggiorazioni crescenti in base al numero dei figli, cercando così di tutelare maggiormente i nuclei famigliari più numerosi.

Le maggiorazioni sono previste dal terzo figlio fino al quinto. Nel caso di nuclei famigliari con figli al di sotto dei tre anni è stata elevata la maggiorazione già prevista nel caso di entrambi i genitori lavoratori.

Risparmi e patrimonio

Novità assoluta del nuovo Isee è il calcolo della ricchezza che i nuclei famigliari che richiedono delle agevolazioni possiedono sotto forma di Bot, azioni, conti concorrenti, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi e quote di fondi di investimento.

Rimane la vecchia franchigia di 15.483,78 euro, alla quale è stata aggiunto uno sconto base di 6.000 euro che può arrivare fino ai 10.000 in base al numero dei componenti del nucleo famigliare.

Le novità dell’Isee

Uno strumento più equo

Modifica in tempo reale e effetto Imu

Nucleo famigliare e risparmi

Le novità dell’Isee: uno strumento più equo

 Tempo di cambiamenti in Italia. Soprattutto per quanto riguarda il Fisco che si sta dotando di nuovi strumenti per combattere l’evasione fiscale e tutti gli stratagemmi che non permettono una equa distribuzione della tassazione, delle ricchezze e delle agevolazioni.

Per questo 2013, dopo l’entrata in vigore del Redditometro, che controllerà che le spese sostenute siano effettivamente compatibili con i redditi dichiarati, è previsto anche l’arrivo del nuovo Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ossia il documento che deve essere presentato per la richiesta di agevolazioni per assistenza domiciliare, trasporti pubblici e per alunni, rette per le scuole comunali, mense scolastiche, tasse di iscrizione all’università, borse di studio, integrazioni per le rette nelle case di riposo e anche sconti per le tasse comunali.

L’Isee, che spesso viene definito anche Riccometro, che si utilizza adesso è un modello che risale a circa 15 anni fa e che, quindi, non è più in grado di stabilire con esattezza la reale situazione economica delle famiglie, tanto che spesso i risultati per l’accesso alle agevolazioni risultano molto distorti.

Nel nuovo Isee non sono previsti cambiamenti nella metodologia del calcolo della Situazione Economica Equivalente – che risulta dalla combinazione di Indicatore della situazione reddituale, Indicatore della situazione patrimoniale e Indicatore della situazione Economica, ma cambieranno le entrate che concorreranno alla sua formazione: la situazione economica equivalente sarà sempre il valore assoluto dato dalla somma dei redditi e dal 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari dei componenti il nucleo familiare.

Le novità dell’Isee

Uno strumento più equo

Modifica in tempo reale e effetto Imu

Nucleo famigliare e risparmi

Equitalia: guida per il pagamento a rate

 Anche Equitalia, la S.p.a. che si occupa di recupero crediti e che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, può concedere a volte, su diretta richiesta dell’ interessato, la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme iscritte a ruolo, qualora quest’ ultimo si rovi nella condizione di non poter saldare subito il debito maturato. 

Guida al 5 per Mille: a chi può essere destinato

 Il 5 per Mille è stato riconfermato anche per la dichiarazione dei redditi del 2013, ossia la dichiarazione relativa ai redditi percepiti nell’anno di imposta 2012.

Diversamente da quanto accaduto per le dichiarazioni dei redditi dal 2006 – anno di introduzione del 5 per Mille – in poi, quest’anno i soggetti beneficiari del terzo settore sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno.

► 5 per Mille: cos’è come funziona

I soggetti ai quali si può destinare il 5 per Mille

Il contribuente può decidere liberamente di donare il 5 per Mille del suo gettito Irpef alle seguenti categorie di associazioni del terzo settore:

gli enti di volontariato, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le associazioni di promozione sociale;

gli enti della ricerca scientifica e dell’università;

gli enti della ricerca sanitaria;

le attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente;

le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni;

le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

La lista provvisoria degli enti e delle associazioni alle quali si può destinare il 5 per Mille è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 14 maggio 2013 per dare poi tempo alle associazioni e agli enti che hanno fatto richiesta di essere inserite negli elenchi di provvedere ad eventuali correzioni.

Elenco onlus 5 per mille 2013 aggiornato

5 per Mille: cos’è come funziona

 Se l’Otto per Mille è una contribuzione obbligatoria e al contribuente è data solo la possibilità di scegliere a chi destinarla (Stato o confessioni religiose), il 5 per Mille è invece una contribuzione volontaria del contribuente che, quindi, può decidere liberamente se aderire o meno.

► Otto per Mille: come funziona e a chi si può essere destinato

Il 5 per Mille è nata in via sperimentale nel 2006 con la possibilità per il contribuente di destinare una parte del gettito derivante dall’Irpef ad una delle seguenti categorie di enti o associazioni no profit:

– sostegno del volontariato, delle onlus, delle associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute;

– finanziamento della ricerca scientifica e delle università;

– finanziamento della ricerca sanitaria.

Giuridicamente parlando, quindi, il 5 per Mille si configura come una forma di finanziamento di una attività, organizzazione o ente socialmente utile messa a disposizione del cittadino senza che per questo, però, sia previsti maggiori oneri.

In pratica il cittadino non ha nessun esborso, ma la sua donazione deriva dal gettito Irpef, quindi è come se fosse lo Stato a pagare la nostra donazione.

Proprio per questi motivi il 5 per Mille non è obbligatorio e il destinatario può essere scelto liberamente ( a differenza dell’Otto per Mille i cui ricavi sono distribuiti esclusivamente tra Stato e confessioni religiose).

► Guida al 5 per Mille: a chi può essere destinato

I soggetti ai quali può essere destinato il 5 per Mille non sempre gli stessi, anzi, dall’introduzione di questa contribuzione hanno subito dei continui cambiamenti, per questo prima di decidere a chi destinare il proprio 5 per Mille è necessario consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Otto per Mille: perché è importante scegliere

 L’Otto per Mille è una contribuzione obbligatoria che il contribuente dà, in proporzione alla quota dell’IRPEF, allo stato, alla Chiesa o alle altre confessioni religiose presenti sul territorio italiano che hanno firmato degli appositi accordi con lo Stato italiano.

È una forma di contribuzione che ultimamente sta destando parecchie polemiche, soprattutto a causa dei metodi di ripartizione dei fondi disponibili, perché, come dimostrato da più parti, ogni anno circa l’85% del gettito dell’Otto per Mille va alla Chiesa Cattolica.

Se da un lato questo può essere spiegato con la preponderanza di questa religione in Italia, dall’altro c’è anche chi sostiene che siano le regole di ripartizione a ‘favorire’ la Chiesa Cattolica rispetto alle altre religioni.

► Otto per Mille: come funziona e a chi si può essere destinato

Tra i meccanismi maggiormente contestati per la destinazione dell’Otto per Mille c’è la ripartizione del gettito che arriva da chi non ha dichiarato la destinazione in fase di dichiarazione dei redditi, che viene distribuito proporzionalmente alle preferenze di chi ha espresso la destinazione, ma, mediamente, meno del 40% dei contribuenti esprime chiaramente a chi vuole dare il suo contributo, una percentuale che non si può certo considerare rappresentativa di tutta la popolazione.

A questo si aggiunge il fatto che la maggior parte dei contribuenti crede che non effettuando nessuna scelta il suo contributo andrà allo Stato, ma non è così: non dichiarando la destinazione del suo Otto per Mille il contribuente lo sta automaticamente dando alla Chiesa Cattolica.

Terzo ed ultimo fatto: all’Otto per Mille contribuiscono anche chi è esentato dalla dichiarazione dei redditi.

Ecco perché è importante dichiarare a chi si vuole destinare il proprio Otto per Mille.

Otto per Mille: come funziona e a chi si può essere destinato

 Cos’è l’Otto per Mille e come funziona

L’Otto per Mille è una contribuzione, introdotta con l’art. 47 della legge 20 maggio 1985 n. 222, che viene calcolata in base all’IRPEF e che poi viene ripartita, in base alle dichiarazioni dei contribuenti, tra lo Stato e le diverse fedi religiose presenti sul territorio italiano.

Nella legge di riferimento per l’Otto per Mille viene anche specificato come i soggetti beneficiari di questa contribuzione devono utilizzare le risorse. L’Otto per Mille viene calcolato sulla base del gettito totale Irpef.

È consigliabile per il contribuente, in sede di presentazione della propria dichiarazione dei redditi, specificare a chi desidera destinare il proprio Otto per Mille, anche se la legge non lo obbliga a farlo. Infatti, il gettito ricavato dall’Otto per Mille la cui destinazione non è stata dichiarata viene elargito dallo Stato in base alle proporzioni delle scelte di chi ha dichiarato la destinazione.

► Otto per Mille: perché è importante scegliere

I beneficiari dell’Otto per Mille

Stato

Chiesa cattolica, in virtù dell’accordo di revisione del Concordato lateranense del 1984

Chiesa valdese, Unione delle Chiese metodiste e valdesi

Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno

Assemblee di Dio in Italia (Pentecostali)

Unione delle comunità ebraiche italiane

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa meridionale

Chiesa Apostolica in Italia (Pentecostali)

Unione Buddista Italiana

Unione Induista Italiana

Guida al redditometro: gli ultimi chiarimenti su contenzioso e medie Istat

 Nato come strumento per combattere l’evasione fiscale il Redditometro è stato subito contestato e, quindi, l’Agenzia delle Entrate si è trovata costretta a rivederlo in alcuni suoi punti. I più discussi, e riformati, sono stati il contenzioso e le medie Istat.

Il contenzioso in tre tappe

Dopo le polemiche l’Agenzia delle Entrate ha diramato una circolare nella quale precisa le modalità di risoluzione del contenzioso nel caso in cui il Redditometro rilevi una incongruenza tra i redditi del contribuente e il suo tenore di vita.

Tre le tappe:

1. alla prima chiamata il contribuente sospettato di evasione non dovrà fornire prove, ma si tratterà solo di un chiarimento a voce tra le due parti;

2. nel caso in cui le prove orali fornite dal contribuente non convincano il Fisco, il sospettato dovrà, a questo punto, fornire le prove delle spese effettuate;

3. nel caso di evasione inferiore ai 20 mila euro si procederà con una mediazione.

Medie Istat solo per alcune spese

Le medie Istat, molto contestate dalle associazioni di consumatori, saranno utilizzate solo per il raffronto delle spese certe – le spese certe sono iscritte in appositi registri e sono censite dall’Anagrafe tributaria – con quelle effettivamente sostenute dal contribuente in fase di accertamento.

Guida al redditometro

Retroattività e gestione del contenzioso

Consigli utili per evitare o affrontare le verifiche del fisco

Le ricevute da conservare

Famiglie e spese

Gli ultimi chiarimenti su contenzioso e medie Istat 

Guida al redditometro: famiglie e spese

 Il Redditometro servirà al Fisco per sapere se le spese effettuate dal contribuente sono realmente in linea con i redditi dichiarati. Le analisi delle spese saranno fatte in base a 11 categorie famigliari e a 100 voci di spesa, suddivise in 11 categorie.

Vediamoli nel dettaglio.

Le 11 categorie famigliari del Redditometro

1) Persona sola con meno di 35 anni

2) Persona sola di età compresa tra 35 e 64 anni

3) Persona sola con 65 anni o più

4) Coppia senza figli con meno di 35 anni

5) Coppia senza figli di età compresa tra 35 e 64 anni

6) Coppia senza figli con 65 anni o più

7) Coppia con un figlio

8) Coppia con due figli

9) Coppia con tre o più figli

10) Monogenitore

11) Altre tipologie

Le 100 voci di spesa del Redditometro

Alimentare E Abbigliamento

Alimentari
Bevande
Abbigliamento
Calzature

Abitazioni

Mutuo
Canone di locazione
Fitto figurativo (in assenza, nel comune di residenza, di: abitazione in proprietà, o altro diritto reale; locazione; abitazione in uso gratuito da familiare)
Canone di leasing immobiliare
Acqua e condominio
Manutenzione ordinaria
Intermediazioni immobiliari

Combustibili Ed Energia

Energia elettrica
Gas
Riscaldamento centralizzato

Mobili, Elettrodomestici e Servizi Per La Casa

Elettrodomestici e arredi
Altri beni e servizi per la casa (biancheria, detersivi, pentole, lavanderia e riparazioni)
Collaboratori domestici
Altro

Sanità

Medicinali e visite mediche
Altro

Trasporti

Assicurazione responsabilità civile, incendio e furto per auto, moto, caravan, camper, minicar
Bollo (auto, moto, caravan, camper, minicar)
Assicurazione responsabilità civile, incendio e furto natanti, imbarcazioni e aeromobili
Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione di auto, moto, caravan, camper, minicar
Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione, riparazione, ormeggio e rimessaggio di natanti ed imbarcazioni
Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, servizi di hangaraggio, manutenzione e riparazione di aeromobili
Tram, autobus, taxi e altri trasporti

Comunicazioni

Acquisto apparecchi per telefonia
Spese telefono
Altro

Istruzione

Libri scolastici, tasse scolastiche, rette e simili per: Asili nido, Scuola per l’infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria, Corsi di lingue straniere, Corsi universitari, Tutoraggio, Corsi di preparazione agli esami, Scuole di specializzazione, Master.
Soggiorni studio all’estero
Corsi universitari
Tutoraggio e corsi di preparazione agli esami
Scuole di specializzazione
Master
Canoni di locazione per studenti universitari

Tempo Libero, Cultura e Giochi

Giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, televisione ed internet, lotto e lotterie, piante e fiori, riparazioni radio, televisore, computer.
Abbonamenti pay-tv
Attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali
Giochi on-line
Cavalli
Animali domestici (comprese le spese veterinarie)

Altri Beni e Servizi

Assicurazioni danni, infortuni e malattia
Contributi previdenziali obbligatori
Barbiere, parrucchiere ed istituti di bellezza
Prodotti per la cura della persona
Centri benessere
Argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi
Borse, valige ed altri effetti personali
Onorari liberi professionisti
Alberghi, pensioni e viaggi organizzati
Pasti e consumazioni fuori casa
Assegni periodici corrisposti al coniuge

Investimenti Mobiliari e Immobiliari

Fabbricati
Terreni
Beni mobili registrati (autoveicoli, caravan, motoveicoli, minicar, natanti e imbarcazioni, aeromobili)
Polizze assicurative (investimento, previdenza, vita)
Contributi previdenziali volontari
Azioni
Obbligazioni
Conferimenti
Quote di partecipazione
Fondi d’investimento
Derivati
Certificati di deposito
Pronti contro termine
Buoni postali fruttiferi
Conti di deposito vincolati
Altri titoli di credito
Altri prodotti finanziari
Valuta estera
Oro
Numismatica e filatelia
Oggetti d’arte o antiquariato

Guida al redditometro

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