Pil italiano migliore delle attese, c’è meno pessimismo per la seconda ondata

Le speranza del Mef finalmente trovano una solida realtà nel dato che è stato diffuso da parte dell’Istat, che riguarda il Pil italiano relativo al terzo trimestre dell’anno. Ebbene, la ripresa dell’economia durante la stagione estiva, anche se adesso pare solamente uno sbiadito ricordo in vista della seconda ondata di contagi, ha portato in dote qualcosa di molto positivo.

Pil sempre più in basso, mai così male dal 1995

Correva l’anno 1995 quando l’Italia poteva vantare un Pil così basso. Una situazione che l’emergenza Coronavirus ha reso ancora più drammatica. Ebbene, nel secondo trimestre del 2020, il Pil italiano ha fatto un altro devastante passo indietro, risentendo ovviamente dell’importante flessione che era già stata oggetto delle stime precedenti.

La Brexit avrà effetti anche sul Pil italiano

La Brexit avrà effetti negativi sull’Italia. L’uscita (inaspettata) del Regno Unito dall’Ue rischia infatti di gravare in maniera evidente, fino quasi a dimezzare la crescita preventivata nei mesi precedenti per il Pil italiano.

Crescita Pil, Bankitalia vola basso

Bankitalia appare molto cauta circa le previsioni di crescita per l’Italia rivedendo al ribasso le sue ultime stime, coerentemente con quanto pronosticato dagli altri grandi osservatori e con un po’ di ‘calma’ in più rispetto al governo.

Italia, il Pil è aumentato solo del +0,3%

L’economia italiana sta cercando di risollevare la china, ma i dati non sono soddisfacenti. Durante il primo trimestre dell’anno il Pil ha fatto registrare una crescita pari allo 0,3% in confronto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del primo trimestre dello scorso anno.

Gli effetti del QE sul Pil

Quantitative Easing, quali vantaggi per il Pil italiano? Si verificherà un incremento del Prodotto interno lordo fra quest’anno e il prossimo anno. Un incremento paro all’1,8%. Si registreranno inoltre 3,2 miliardi di risparmio sugli interessi per le imprese.