Tribunale lavoro tedesco protesta contro scioperi piloti Lufthansa

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Il tribunale tedesco del lavoro di Hesse protesta contro lo sciopero di due giorni dei piloti della compagnia Lufhtansa, dichiarandolo illegale. Si tratta del tredicesimo blocco dall’aprile del 2014 ad oggi.

Il tribunale ha accolto un appello presentato dalla compagnia che da martedì ha dovuto annullare oltre mille voli per effetto dello sciopero. La decisione del tribunale tedesco è la prima a favore dell’azienda da quando è iniziata la vertenza e secondo il sindacato, Vereinigung Cockpit, la decisione della Corte regionale implica che tutti i piloti debbano tornare immediatamente al lavoro, anche se non è ancora chiaro quando la situazione dei voli torneranno alla normalità.

La notizia è arrivata mentre è in corso il secondo giorno di sciopero dei piloti della Lufthansa, con la messa a terra di 1.000 voli che interessano circa 140 mila passeggeri. Il sindacato dei piloti Vereinigung Cockpit protesta contro il piano di taglio dei costi della compagnia aerea tedesca. Il portavoce dell’organizzazione, Markus Wahl, prima del verdetto del tribunale aveva spiegato a Reuters all’aeroporto di Francoforte che “se non c’è una nuova proposta di Lufthansa siamo pronti a un ulteriore sciopero”. Wahl ha sottolineato che gli scioperi possono essere proclamati in qualsiasi momento, pur restando fermo il preavviso di 24 ore. I piloti vogliono che Lufthansa blocchi i piani di espansione dell’unità low cost Eurowings, che ha licenza di esercizio in Austria.

Si tratta del tredicesimo sciopero nell’ambito della stessa vertenza e ieri ha portato alla cancellazione di una novantina di voli.

La principale compagnia aerea aveva fatto ricorso al giudice con toni decisi: “Siamo determinati, i piloti stanno agendo nel modo sbagliato”, diceva ieri una portavoce di Lufthansa. Il vettore tedesco ritiene lo sciopero illegale perché il sindacato non chiede aumenti salariali o benefit ma sta interferendo sulla policy della compagnia e ha fatto sapere che d’ora in avanti discuterà con il sindacato solo di questioni salariali e contrattuali.

 

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