Wind e Tre verso un’alleanza paritaria

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L’amministratore delegato di Vimpelcom, Jean-Yves Charlier, ha confermato che la società “è in discussione con Hutchinson circa una possibile alleanza paritaria tra Wind e 3 Italia”.

Lo ha dichiarato nel corso della conference call con gli analisti finanziari per la presentazione dei risultati trimestrali.

Sollecitato dagli analisti sulla possibile tempistica della “joint venture paritetica” in Italia, Charlier, ha poi spiegato solamente che dopo le voci delle ultime 24 ore la società ha “ritenuto fosse appropriato fare una dichiarazione. Non ci sono certezze che sarà trovato un accordo”, ha chiarito, in particolare “la transazione dovrà essere soddisfacente” quanto al debito servirà “l’approvazione delle autorità”.

Le authority nazionali ed europee hanno già approvato operazioni di consolidamento nel settore in altri Paesi e gli analisti pensano che non ci saranno problemi neanche in questo caso. Vimpelcom, che ha annunciato oggi i dati trimestrali, ha registrato in Italia ricavi in calo del 6% a 1,1 miliardi di euro, superando per la prima volta la Russia.
Alcuni particolari, elencati dagli esperti, da tenere in considerazione:

L’integrazione di 3 Italia e Wind ridurrebbe a tre da quattro gli operatori mobili in Italia, come già accaduto in Germania, Austria e Irlanda, allentando la pressione competitiva e accelerando la fine di una lunga guerra dei prezzi. Il mercato si dividerebbe infatti tra la nuova realtà, Telecom Italia e Vodafone, con quote in termini di clienti pari rispettivamente al 33,3%, al 32,1% e al 27,5% (secondo i dati forniti a fine 2014 da Agcom). A nche per quesot motivo Telecom Italia in Borsa ha registrato guadagni e attorno alle 16.50 vale 1,089 euro in rilanzo dell’1,30%. Secondo Citigroup, i tre gruppi sono vicini anche in termini di ricavi da servizi per il mobile.

 

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