Il Consiglio dei ministri vara il nuovo decreto ‘Salva Roma’

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 Il Consiglio dei ministri ha dato il suo personale ‘nulla osta’ al decreto sugli Enti locali. Esso disciplina in toto le nuove misure che passano alla storia con la nomenclatura “Salva Roma”. Il decreto, inoltre, mette in sicurezza i conti della Capitale. Non si parla solo della spinosa questione che ha portato al botta e risposta tra Marino e Renzi sul tono delle rivendicazioni – per giunta legittime – espresse dal primo cittadino. All’attenzione del Consiglio dei ministri รจ andata anche la maggiorazione della Tasi fino allo 0,8 per mille giร  contemplata dal precedente esecutivo guidato da Enrico Letta: รจ stata approvata dall’esecutivo.

Renzi e i suoi ministri hanno poi nominato nove viceministri e 44 sottosegretari che completano la squadra di governo a 62 elementi. Tra le altre misure, ok anche alla proroga fino alla fine di marzo della sanatoria per pagare le cartelle di Equitalia senza multe e interessi. Salta invece la Web Tax, con un annuncio che Renzi dร  via Twitter: “Ne riparleremo in un quadro di normativa europea”.

Il decreto che mette in sicurezza i conti della Capitale italiana era stato fatto decadere – per la seconda volta – vista l’opposizione di M5S e Lega, che non ne avrebbe consentito l’approvazione in tempi utili. L’urgenza del provvedimento era perรฒ alta, visto che il bilancio di Roma sconta, giร  per il 2013, 365 milioni di benefici, piรน altri 120 milioni sul previsionale del 2014. Si tratta del recupero di crediti che in passato erano stati girati dalla “gestione ordinaria” della capitale a quella “commissariale”, che cosรฌ dovrebbero tornare nella disponibilitร  del sindaco Ignazio Marino per la parte corrente del bilancio: essi saranno molto utili a partire dal pagamento della benzina per gli autobus, fino ad arrivare agli stipendi.