Sono numerosi i marchi in difficoltร , che cercano soluzioni per sopravvivere ad una crisi che non sembra avere fine e che mette alle strette i consumatori.
Stando ad un recente studio realizzato dalla Bank of America Merril Lynch, i grandi marchi del comparto del lusso devono iniziare a sfruttare in maniera molto piรน consapevole le potenzialitร del digitale.
Questa รจ la leva piรน efficace, secondo i ricercatori del colosso finanziario americano, per incrementare il traffico, il coinvolgimento e dunque il livello di spesa online dei consumatori.
Quattro dei migliori marchi italiani afferenti al settore dellโalta moda (Ferragamo, Todโs, Brunello Cucinelli e Prada), realizzano ancora lโ1% delle loro vendite su internet. Moncler va meglio (realizza il 3%, dato prossimo al 3,2% di Lvmh). Burberry realizza il 5-10%, al pari di Hugo Boss. Percentuale leggermente piรน alta (6%) per Tiffany.
Il canale digitale, se utilizzato con una maggiore intensitร , puรฒ estendere anche lโinteresse per il lusso italiano se calano gli acquisti dei turisti.
Le ricerche in corso ricordano che i dati macroeconomici e quelli dellโindustria della moda sono stati deludenti durante il secondo trimestre del 2014. Un incremento nelle vendite dellโindustria della moda, stimato su valori di aprile e maggio, cโรจ stato. Ma รจ stato piรน basso in confronto alle aspettative. Il netto passo avanti del consumo domestico, preannunciato da una determinata ripresa di sicurezza nelle famiglie, allโeffettivo non cโรจ stato.
La crescita dellโexport รจ ancora significativa. Buone notizie giungono inoltre dallโexport verso gli altri Paesi dellโUnione europea. Finalmente, questa tendenza si sta rafforzando e si รจ attestata nel 2014 al 7%.
Le previsioni di vendite dunque rimangono sostanzialmente positive, malgrado il difficile quadro economico geopolitico internazionale che si vive in questo momento.
Il consolidamento delle vendite, dunque, rimane possibile e probabile.