Le Borse del Vecchio Continente sono ripartiteย a seguito diย una settimana positiva, che ha portato il Dax di Francoforte a trattare ai nuovi livelli massimi storici in area 12.400 punti.
Nel frattempo Piazza Affari ha archiviato una quattro-giorni di rialzi (+2,4% escludendo Pasquetta) che portano il bilancio da inizio anno in positivo del 25% circa. I listini europei, ad eccezione di Milano, faticano perรฒ a consolidare i recenti rialzi in attesa di nuovi segnali capaci di indirizzare le prossime mosse degli investitori.
In questo senso si guarda con attenzione alla Cina dove le esportazioni a marzo sono scese del 15% annuale, la discesa piรน forte dal 2009, mentre gli analisti si aspettavano un rialzo del 12%. Giรน del 12,3% anche l’import: l’avanzo di bilancio si asciuga ad appena 3,1 miliardi di dollari, contro un atteso surplus di 45,4 miliardi di dollari. A questo punto รจ possibile che Pechino decida di varare nuovi stimoli all’economia, magari con iniezioni di capitali sul mercato.
Un mossa che potrebbe espandereย l’effetto del Quantitative easing della Bce che continua a spingere gli acquisti, mentre i rendimenti dei titoli di Stato scendono: la scorsa settimana il Tesoro – che oggi avvia il collocamento del nuovo Btp Italia – ha piazzato Bot annuali vicino al rendimento zero, la Svizzera ha emesso decennali in negativo e ormai per gli esperti manca poco perchรฉ il Bund tedesco a dieci anni finisca sotto zero. Trend confermato anche oggi: in asta sono stati collocati 7,5 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 15 anni, con il tasso del triennale in rialzo allo 0,23%, ma non lontano dal minimo storico dello 0,15% di marzo. Il rendimento medio del 7 anni รจ salito allo 0,89% da 0,71% di un mese fa, mentre quello del 15 anni รจ calato all’1,64% dal 2,10% dell’asta di febbraio.