Ritenute del 20%, su bonifici esteri

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 Le Banche saranno obbligate alla ritenuta del 20% sui bonifici in arrivo dall’estero alle persone fisiche. Le ritenute scatteranno in maniera automatica e il starà al contribuente dimostrare che le somme percepite non hanno natura di compenso reddituale: questa novità è entrata in vigore dal primo febbraio e mira ad assoggettare a ritenuta d’acconto del 20% ogni bonifico estero in entrata, percepito da una persona fisica.

Il prelievo nasce dalla decisione di valutare ogni bonifico proveniente dall’estero e diretto ad una persona fisica italiana, come una parte integrante reddituale imponibile, salvo prova contraria che deve essere a sua volta dimostrata dal contribuente che riceva l’accredito di una somma sul proprio conto corrente.

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I primi versamenti all’erario da parte degli intermediari in primo luogo le banche saranno effettuati il 16 luglio, conguagliando in quel versamento tutte le ritenute maturate dal primo febbraio fino al 30 giugno.

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In seguito, dovrà essere versata la trattenuta ogni 16 del mese successivo all’effettiva percezione della somma. A tutti i contribuenti che riceveranno un bonifico dall’estero sul proprio conto corrente personale, e non professionale o d’impresa, sarà quindi applicata la ritenuta, a titolo di acconto che sarà, in seguito, scorporata in sede di dichiarazione annuale dei redditi. La ritenuta non va applicata alle persone fisiche che riscuotono bonifici inerenti all’ambito della propria attività d’impresa o di lavoro autonomo e quando la riscossione non avvenga tramite l’intervento di un intermediario finanziario.

 

 

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