Al Sud 300 mila posti di lavoro in meno in cinque anni

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 Si è tenuto in questi giorni a Napoli un convegno sul tema del rilancio dell’ economia e dell’ occupazione nel Mezzogiorno italiano. E in questa cornice i rappresentanti di Svimez, l’ Associazione per lo Sviluppo dell’ industria nel Mezzogiorno, hanno fatto il punto sulla situazione del mercato del lavoro nel Sud Italia. 

> L’allarme della disoccupazione giovanile

Sulla base dei dati presentati dall’ Associazione, il Mezzogiorno italiano, ancora una volta, ha pagato il prezzo più alto della crisi economica sul fronte dell’ occupazione. Nel giro di cinque anni, infatti, solo al Sud sono stati persi più di 300 mila posti di lavoro, ovvero quasi il 60% dell’ intera perdita nazionale, concentrata, però, in un’ area molto meno estesa.

> La disoccupazione giovanile è un problema globale

Da Napoli, dunque, il Presidente della Svimez avverte della necessità per l’ Italia di un piano di sviluppo globale che possa riportare il Mezzogiorno all’ interno della crescita futura del Paese, Paese che non può continuare ad essere diviso su basi economiche e occupazionali.

Non sono mancati, infine, anche osservazioni – sulla base di dati Eurostat – relative al Nord Italia, che nell’ ultimo periodo ha sofferto di un drastico calo della produzione della ricchezza, cosa ancora più preoccupante in un sistema in cui le regioni del nord continuano a “trascinare” quelle del sud.

 

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