I consumatori sono sempre piรน attenti al contenuto di zuccheri, ai grassi, alla qualitร , allโorigine garantita. Queste preferenze, senza dubbio, stanno rivoluzionando lโindustria alimentare.
Non รจ un caso che Coca-Cola abbia affiancato alle tradizionali confezioni un packaging piรน piccolo. Le nuove lattine contengono solo 0,22 litri di bevanda, per meno di 100 calorie e si vendono molto bene malgrado il prezzo non sia proprio conveniente.
ร lโeffetto paradossale della rivoluzione nei comportamenti di consumatori sempre piรน attenti al controllo degli zuccheri, della dieta, della salute. La domanda di cibo di qualitร , dunque, diventa sempre piรน un fenomeno globale, in crescita in tutti i continenti.
Cosรฌ, la multinazionale prova a fare piรน soldi dando meno da bere ai clienti. Un modo per assestare le vendite dopo quasi dieci anni di calo. In piรน, la strategia di Coca-Cola รจ una reazione alle campagne contro lโobesitร che lโhanno spessa vista nellโocchio del ciclone.
In ultima analisi, questa strategia รจ una risposta corretta ai nuovi gusti, che non si configurano come una moda di passaggio. Infatti, la multinazionale migliora i prodotti, inventandone di nuovi, diversificando e testimoniando un enorme impegno per lโalimentazione.
Lโazienda, assieme a Pepsi e Dr. Pepper, ha annunciato di voler ridurre in America del 20% entro il 2025 il consumo di calorie da soft drink offrendo bevande meno o per niente zuccherate. Per farlo invita al consumo di porzioni ridotte.
Il consumo, da consumo di massa passa ad essere consumo consapevole. Viene aiutato da etichette esaurienti e chiare. Anche gli spot sono un ausilio. Le aziende della grande distribuzione che non redigono anche un bilancio sociale, accanto a quello di natura economica, sono ormai molto poche.