Il costo totale delย reddito di cittadinanza, standoย al disegno di legge n.1148 presentato dal Movimento 5 Stelle, รจ stimato in quasiย 14,9 miliardi di euro dall’Istat.
La cifra รจ stata fornita dal presidente dell’istituto Giorgio Alleva, duranteย un’audizione alla Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato. La spesa sarebbe finalizzataย a sostenere 2 milioni e 759 mila famiglie con un reddito inferiore alla linea di povertร (10,6% delle famiglie residenti in Italia).
Nel Rapporto annuale Istat, il costo totale della misura era stimato in 15,5 miliardi, in un’ipotetica applicazione nel 2012; il minor costo delle stime odierne รจ dovuto soprattutto al fatto che nel 2015 รจ presente il bonus di 80 euro mensili che, aumentando il reddito disponibile di una parte delle famiglie interessate dalย provvedimento, riduce la quota complessiva da erogare. Secondo i risultati della simulazione “non vi รจ dispersione a favore dei non poveri”. Per gli statistici, “il beneficio medio รจ massimo, pari a circa 12 mila euro annui, per le 390 mila famiglie in condizioni di povertร piรน grave”, mentre “si riduce a meno di di 200 euro per le 120 mila famiglie che hanno un reddito superiore all’80% della linea di povertร ”.
L’Istat spiega ancora che con la porposta M5S si avrebbe un salario minimo di 1.560 euro, il piรน alto d’Europa dopo quello del Lussemburgo, conseguenza del fissare il salario minimo orario a 9 euro. In Lussemburgo – ha riferito il presidente Alleva nel corso dell’audizione – il salario minimo mensile ammonta a 1.923 euro; in Belgio e nei Paesi Bassi a 1.501,8 euro. In Germania a 1.473 euro, in Francia a 1.457,5 e nel Regno Unito a 1.378,9 euro.
Piรน elevato il costo totale della misura prevista dal ddl 1.670 sul reddito minimo garantito, presentato da Sel: secondo l’Istat รจ pari a circa 23,5 miliardi di euro, concentrati sulle famiglie piรน povere. I non poveri – spiega l’Istat – e le famiglie con un reddito superiore all’80% della linea di povertร relativa non avrebbero alcun beneficio. Le famiglie beneficiarie sarebbero circa 1 milione e 960 mila, pari al 7,5% della popolazione.