Poco promettenti i dati che provengono dal settore delle telecomunicazioni. Si registrano ricavi e occupazione in calo rispettivamente del 5% e del 3% durante ilย 2014, mentre gli investimenti sono aumentati del 7%.
Ciรฒ si evince dal Rapporto Asstel sulla filiera delle telecomunicazioni che conferma “l’allargamento della forbice tra copertura e utilizzo delle infrastrutture di rete. La prima accelera, mentre l’utilizzo parte da un livello tra i piรน bassi della Ue e cresce al minor tasso annuo”.
Secondo i dati forniti da Asstel, l’Italia รจ ancora molto indietro sulla banda ultra larga fissa: a maggio del 2015 infatti รจ stato raggiunto il 32% delle abitazioni contro il 62% della media Ue. Ancora piรน negativo il dato sull’utilizzo: solo lo 0,5% degli italiani usa la banda ultra larga fissa contro il 6,8% della media europea. Leggermente migliori i dati sulla banda larga fissa base, con la copertura che raggiunge il 99% della popolazione (la media Ue รจ del 97%) mentre l’utilizzo รจ al 23,4% con una crescita annua dello 0,1%, la piรน bassa in Europa.
Sulla banca larga, perรฒ, non ci sarร un decreto legge. Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, che a margine della presentazione del rapporto Asstel ha detto: “Ieri รจ arrivato il parere del dipartimento affari giuridici e legali di palazzo Chigi sulle misure per lo sviluppo della banda larga. Per una serie di strumenti si andrร direttamente al Cipe, mentre per altre misure รจ difficile motivare i requisiti di necessitร e urgenza e quindi vedremo come procedere”, probabilmente si farร un ddl. Il Cipe, ha spiegato ancora Giacomelli, deciderร in autunno su: intervento diretto,ย intervento a incentivo e partnership. Mentre sui voucher, il credito d’imposta e fondo di garanzia servirร una norma che, ha lasciato intendere Giacomelli, potrebbe essere un ddl.