Piazza Affari paga le incertezze Fed sui tassi

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In posizione sell ci sono molti titoli: si trovano sui principali listini europei in una giornata particolare. I volumi sono scarsi e c’è ben poco da fare per provare a migliorare. Così, Piazza Affari dopo due sedute positive torna a chiudere in negativo la sessione lasciando sul terreno l’1,3% a quota 17.157 punti, proprio come Londra, mentre Parigi ha ceduto l’1,2%, Francoforte l’1,1% e Madrid lo 0,9%.

Dopo che la Bce ha rinviato l’estensione del QE, i mercati hanno visto il ritorno in territorio positivo del rendimento del Bund decennale in virtù delle vendite sui governativi di tutta Europa. Attualmente il rendimento del decennale è di 0,003% rispetto al -0,04% di ieri sera.

Cresce anche lo yield del Btp a dieci anni che si aggira intorno al 1,25%. Questione Eurotower: l’esponente dell’Istituto centrale, Ilmars Rimsevics, ha dichiarato che sono oggetto di valutazione possibili modifiche all’ammontare del programma di Qe, in rapporto alla quota dei singoli Paesi che vi fanno parte e al livello minimo dei tassi dei titoli che si possono acquistare:

Ci sono tre elementi: il capital key, l’ammontare degli acquisti e la riduzione del livello minimo del tasso di deposito. Tutti questi temi sono tema di discussione e lo saranno probabilmente anche altri. Credo che dovremmo avere pazienza e lasciar lavorare gli esponenti della Commissione fino a dicembre. Penso che allora sapremo se saranno necessarie le modifiche.

Intanto giungono riflessioni concernenti potenziali mutamenti al Qe sono state avanzate anche dagli analisti di Fitch, secondo i quali è probabile che la Bce propenda per un’estensione oltre marzo 2017 e che modifichi i parametri del programma di acquisti di asset per stimolare al rialzo in maniera significativa l’inflazione dell’Eurozona.

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