Le spese insensate non si possono detrarre

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 Una sentenza della Corte di Cassazione ha spiegato che le spese insensate non possono essere dedotte dalla cassa dei professionisti, perchรฉ non rispettano le regole di una gestione ragionevole e quindi possono essere recuperate dall’Amministrazione finanziaria.

La sentenza che ha “legiferato” in tal senso รจ la numero 22579 dell’11 dicembre. Il contribuente aveva fatto ricorso contro i limiti messi dall’amministrazione finanziaria alla libera deducibilitร  dei costi per i professionisti. In pratica non potevano essere dedotti i costi di locazione non calibrati sul reddito dichiarato e comunque versati in anticipo rispetto alle scadenze contrattuali.

Secondo il criterio di cassa queste spese non possono essere dedotte perchรฉ si configurano come spese antieconomiche. Ora, le maggiori imposte che per questo principio il contribuente รจ tenuto a versare all’Erario, possono essere recuperate dall’Amministrazione.

L’Ufficio accertatore, secondo un articolo del Tuir, puรฒ “compiere una verifica incidente sull’inerenza dei costi all’attivitร  svolta e, addirittura, sulla congruitร  dei costi medesimi“. Questo รจ plausibile, perchรฉ, come spiega piรน in lร  nella sentenza la Corte di Cassazione:

“le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilitร  sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attivitร  o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito”.