Emissioni CO2 in forte flessione sull’economia italiana

 

Stando a quanto comunica l’ultimo report Istat sulla situazione italiana delle emissioni di CO2, non mancano le buone notizie in termini inquinanti, sebbene – forse – non strutturali.

Il rapporto afferma infatti che nel periodo 2008-2019 la riduzione delle emissioni di CO2 dell’economia italiana è stata pari al 25,5% (da 579 a 431 milioni di tonnellate di CO2 eq), più elevata della riduzione della media UE (17,5%). Per il 2020 è prevista un’ulteriore contrazione, anche a causa – si legge nel dossier – di una caduta dell’attività economica e delle limitazioni agli spostamenti. Quanto basta per prevedere una riduzione del 9,6% rispetto all’anno precedente.

Sul taglio delle emissioni di CO2, prosegue ancora l’Istat, incidono alcuni comportamenti delle famiglie sul riscaldamento, sull’aria condizionata e sul trasporto, con una contrazione delle emissioni inquinanti pari al 13,7% contro l’11% della media UE, e quelle che sono generate dalla produzione di beni e servizi (- 28,9% per il nostro Paese, e – 19% per la media UE).

Nonostante ciò, lo smog continua ad abbattersi sulle nostre città e, soprattutto, su quelle di maggiori dimensioni. L’Istituto Nazionale di Statistica sottolinea in questo senso che l’85,6% dei 90 Comuni capoluogo che hanno monitorato l’inquinamento da PM2,5 hanno superato il valore di riferimento raccomandato dall’OMS per la salute, con differenze territoriali (97,8% al Nord, 88,9% al Centro, 63% al Sud), che tuttavia si annullano nei 14 capoluoghi metropolitani, che arrivano tutti sopra il limite di riferimento per il PM2,5, con una condizione che comporta rischi per la salute della popolazione.

Infine, l’analisi si sofferma sul fatto che potenziale i servizi del trasporto pubblico locale è in grado di porsi come principale leva per la transizione verso un sistema di mobilità urbana sostenibile, con la rete TPL su ferro che risulta essere in crescita, ma circoscritta a poche città.

Più risparmi ma meno investimenti a causa della crisi economica

 In un momento in cui la crisi economica ancora imperversa nel paese e la pressione fiscale rimane molto alta nonostante i tentativi di abbassare il cuneo fiscale, si verifica un fenomeno del tutto singolare tra le finanze degli italiani. A causa della paura di tempi peggiori e della mancanza di fiducia, gli italiani oggi sono molto più dediti al risparmio che in passato e continua ad aumentare la raccolta nazionale dei depositi. 

La chiusura del conto corrente BancoPosta deve impiegare al massimo 15 giorni

 Dopo l’intervento dell’Antitrust, che ha sollevato la questione, si riducono i tempi di attesa per i clienti di un conto corrente  BancoPosta che ne hanno richiesto la chiusura. La chiusura di un conto corrente aperto presso Poste Italiane deve impiegare ora per legge al massimo quindici giorni di tempo, ovvero due settimane. 

Presto attivi conti correnti anche per non residenti nell’Unione Europea

 Sono in arrivo grandi novità all’interno del sistema bancario dell’Unione Europea. Presto, infatti, per i cittadini comunitari, quelli appartenenti ai paesi UE, potrà essere possibile aprire un conto corrente in un altro stato membro anche se non si è residenti. Si tratta di una svolta epocale che renderà possibile ciò che ad oggi ancora non è. 

Nuova convenzione per il conto corrente di base – Chi può richiederlo

 La Banca d’Italia ha recentemente rinnovato la convenzione che permette la sottoscrizione in Italia dei conti correnti di base, i conti correnti dedicati ai clienti che hanno una operatività ridotta e che soddisfano certi requisiti. La convenzione è stata infatti rinnovata per latri due anni e sarà quindi valida fino al 2016. A partecipare all’accordo si convenzione sono il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, Poste Italiane S.p.A. e l’AIIP – Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica.

 

I conti correnti tradizionali più convenienti del mese di Agosto 2014

 Per scegliere il conto corrente più conveniente è necessario in primo luogo valutare attentamente quali sono le proprie esigenze mensili e che tipi di operatività si desidera avere, sia in fatto di modalità, dal momento che si può scegliere tra conti correnti online e conti correnti tradizionali, sia in fatto di quantità delle operazioni effettuate.

I conti correnti online più convenienti del mese di Agosto 2014

 Per scegliere il conto corrente più conveniente è necessario valutare attentamente quali sono le proprie esigenze finanziarie e che tipo di operatività si desidera avere, sia in fatto di modalità, dal momento che si può scegliere tra conti correnti online e conti correnti tradizionali, sia in relazione alla quantità delle operazioni effettuate.