Allergan acquista per due miliardi un farmaco contro il doppio mento

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Allergan, nota per essere la società che produce il Botox, presto collegherà al noto trattamento per le rughe e i difetti estetici anche un nuovo prodotto, funzionale per la ‘cura’ del doppio mento.

Allergan ha infatti trovato l’intesa atta ad acquistare per 2,1 miliardi di dollari Kythera Biopharmaceuticals, la società che si prepara a lanciare un trattamento contro il doppio mento. Allergan pagherà 75 dollari per ogni azione Kythera, con un premio del 24% rispetto alla chiusura di ieri.

Kythera a sua volta si prepara a lanciare Kybella, un trattamento contro il doppio mento tramite iniezioni, che ha ricevuto il via libera dalle autorità americane in aprile. Kybella “farà meglio nelle nostre mani” e questo “è ancora più vero a livello internazionale” afferma Brent Saunders, amministratore delegato di Allergan. Con Kybella in portafoglio, Allergan sarà in grado di offrire trattamenti per ringiovanire adatti per tutto il viso. Secondo Allergan, al 68% degli americani non piace l’area del proprio mento e, quindi, Kybella potrebbe spingere potenziali nuovi pazienti a rivolgersi al medico per trattamenti.

Oltre al doppio mento, con Kythera quelli di Allergan si garantiscono anche un prodotto sperimentale per calvizie maschile, e altri trattamenti in fase iniziale di sviluppo in fase iniziale. Gli azionisti della preda riceveranno l’80% del prezzo di acquisto in contanti, e il 20 per cento in nuove azioni Allergan. L’accordo deve essere approvato dall’assemblea di Kythera.

A valle dell’operazione, Allergan ha ribadito le sue previsioni di utili per il 2015 e ha detto che l’acquisizione non influenzerà i guadagni nel corso del 2016, intervenendo solo dopo. La società del Botox è diventata la quinta maggior azienda farmaceutica Usa per valore di mercato (oltre 117 miliardi di dollari) attraverso un filotto di acquisizioni. La società prevede di mantenere le proprie attività dei farmaci generici, che recentemente è finito nel mirino degli analisti e dei banchieri, che ne suggerivano lo scorporo e la vendita.

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