Amber Capital e Bonomi diventano soci dell’Aeroporto di Bologna

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L’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, che da poco si è quotato presso la Borsa italiana a Piazza Affari, ha dato appuntamento a tutti i principali azionisti dei gruppi delle infrastrutture.

Intanto, durante la giornata di ieri, gli operatori di mercato hanno reso noto che in concomitanza con il recente sbarco in Borsa della società (Ipo) sono entrati nel capitale, con quote importanti di poco superiori al 10%, sia il fondo con quartier generale in America Amber Capital sia il finanziere Andrea Bonomi, in passato già socio di riferimento di Ducati e Banca Popolare di Milano.

Nello specifico, stando a quanto si evince dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, il 14 luglio, giorno del debutto in Borsa dei titoli dello scalo bolognese, il fondo chiuso Strategic Capital, mediante il veicolo Italian Airports Sarl, aveva in portafoglio il 10,028% del capitale.

Strategic Capital è gestito da Investindustrial Partners, veicolo connesso alla Bi-Invest della famiglia Bonomi che mira a investire in società quotate con partecipazioni di minoranza. Amber Capital, invece, è entrata nel capitale del Guglielmo Marconi con una partecipazione del 10,457% detenuta attraverso San Lazzaro Investments Spain, ossia il veicolo che già ha in mano la quota di poco più del 20% di Save, cioè la società che gestisce lo scalo di Venezia.

C’è successivamente il fondo della infrastrutture F2i, avente una quota del 6,883% (di cui il 5,913% attraverso Aeroporti Holding Srl e lo 0,97% tramite 2i Aeroporti Spa) che però secondo indiscrezioni potrebbe avere già raggiunto il 10% del capitale. Prima azionista indiscussa dello scalo bolognese è la Camera di Commercio della città, con il 41,451% delle azioni.

 

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