Anas, il percorso verso la quotazione

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Prima il risanamento, successivamente l’Ipo. Questo è l’obiettivo dei vertici dell’Anas. L’obiettivo è rimettere in sesto l’Anas come soggetto industriale, puntando su investimenti utili e manutenzione delle strade: la quotazione non è proprio argomento di discussione.

In seguito, l’azionista potrà decidere cosa fare una volta rimessa in sesto l’Anas. La priorità del management al momento è un’altra: analizzare i bilanci passati e ripulire il contenzioso di 13 miliardi di euro che equivale a quasi un punto di pil, una cifra “non trascurabile”. Per Armani si tratta di trovare un equilibrio tra l’Anas e le imprese per porre fine ai contenziosi, quindi, quest’anno sarà “di passaggio”.

Un’altra priorità è la manutenzione delle strade. Infatti “l’Anas con 25 mila chilometri ha molto più da mantenere che da fare di nuovo”. La manutenzione è d’altra parte “la leva di uno sviluppo più veloce. Fare manutenzione ci permette di ricostruire l’organizzazione. Dobbiamo riportare l’Anas a gestire strade e a progettare manutenzioni”, ha proseguito Armani.

Nel piano 2015-2019 dell’Anas 8,2 miliardi di euro su 20 sono, infatti, destinati alla manutenzione e al potenziamento della rete esistente. A partire da quest’anno e fino al 2019 l’azienda investirà 195 milioni di euro per l’incremento della dotazione tecnologica degli impianti. Il contratto di programma 2015 fa da apripista al nuovo corso con 254 interventi sulla rete stradale nazionale per un valore di 1,1 miliardi, di questi 222 interventi (pari a 520 milioni) per manutenzione straordinaria della rete.

La manutenzione è quindi parte integrante del processo progettuale. Prima si progettava, si costruiva e poi ci si poneva il tema della manutenzione. “D’ora in avanti sarà diverso”, ha chiarito il numero uno della società. Anche per la Cisl, che ospitava la tavola rotonda, la manutenzione della rete viaria è importante: “Le strade”, ha sottolineato il segretario generale, Annamaria Furlan, “sono le specchio del Paese che una volta ha fatto grandi investimenti e ora le ha abbandonate”.

 

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