Barroso elogia Renzi e incoraggia l’Italia

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 Sono positivi i commenti di José Manuel Barroso in merito al discorso di insediamento di Matteo Renzi, nuovo Premier italiano, dopo il voto di fiducia alla Camera. Parole che suonano come una ‘fiducia’ dell’Europa nei confronti dell’Italia in un momento in cui il nostro Paese ne ha bisogno.

Il presidente della Commissione europea ha dichiarato:

Mi rallegro per l’impegno che ho colto nel suo discorso programmatico volto alla continuazione del processo di integrazione economica, monetaria e politica dell’Unione europea e confido nel contributo del governo italiano per attuare le misure necessarie al rilancio della crescita e dell’occupazione.

Intanto, in giornata Matteo Renzi ha fatto sapere che il taglio in doppia cifra del cuneo fiscale ha una dinamica ben precisa e ben studiata. Si parla di taglio del cuneo fiscale per il fatto che sarà un taglio ‘miliardario’.

D’altronde, come già detto più volte, l’obiettivo è ben preciso: ridurre il cuneo alla luce del fatto che l’alta tassazione sul lavoro è fondamentale al fine di incentivare le persone a lavorare tanto in termini di partecipazione al lavoro, che in termini di domanda di lavoro. Un obiettivo fissato dall’Ocse all’intera Europa. Obiettivo che non può non riguardare l’Italia.

Ciò alla luce delle prime anticipazioni sul programma del nuovo Governo con alla guida Matteo Renzi, si configura come una priorità per ridurre la pressione fiscale e riformare il fisco stesso. Il Premier incaricato vuole affrontare il tema a partire da maggio, e lo ha fatto presente sin da subito a Napolitano.

Il taglio del cuneo presenta due vie: per imprese e professionisti si mira a una riduzione dell’ingombrante peso dell’Irap che oggi grava sul costo del lavoro, sugli interessi passivi anche per chi è in perdita e sul valore della produzione.

Tagliare del 10% il tributo regionale potrebbe ridurre la tassazione di quasi 2,5 miliardi. Per le imprese il taglio del cuneo fiscale passa anche per il ‘jobs act’ ovvero per la defiscalizzazione delle nuove assunzioni.

Nel frattempo, per i lavoratori si guarda alle detrazioni o alle aliquote Irpef. Nel contempo, faranno la differenza le risorse disponibili.

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