La Bce annuncia l’avvio dell’Tltro a settembre

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 Due date importanti da settembre a fine anno, la prima il 18 settembre, la seconda a dicembre, e un elargizione iniziale di 400 miliardi di euro, che sarà elargita alle banche dell’Eurozona a tassi “di favore”, lo 0,25%.

Aiuto per le banche ma, questa volta, anche per l’economia reale, se non altro nelle intenzioni della Bce, che ha aggiunto una T alle aste di finanziamento a lungo termine che sta per “Targeted”, a puntualizzare che quei soldi hanno un fine ben preciso, nei propositi della Bce, e cioè sostenere l’economia reale, gli usi non finanziari; senza dare inizio a bolle speculative, e infatti sono stati bloccati dai calcoli i prestiti alle famiglie per accendere mutui casa (per schivare il rischio di far avviare una corsa all’immobile, in tutta Europa). Pertanto  le banche non potranno adoperare quei soldi per usi in strumenti finanziari e titoli di Stato in conto proprio (se lo faranno, nel settembre del 2016 dovranno restituire i fondi alla Bce).

Pier Carlo Padoan attende crescita molto inferiore. La Bce faccia la sua parte.

In Europa, stando agli studi pubblicati nell’Atlante (la newsletter di Prometeia), in uno studio destinato alle prossime aste Bce (realizzato da Elisa Quinto e Ugo Speculato), la parte preponderante nelle due aste del 2014 sarà per la Germania, seguita dalla Francia e dall’Italia (fino a 75 miliardi). Per quel che riguarda le banche italiane, si tratta per l’appunto dell’importo di obbligazioni in scadenza per il 2014, quindi c’è un esito molto positivo di rimpiazzo, in termini di remunerazione da riconoscere alla Bce.

Per la prima sessione di finanziamenti la Bce ha stabilito un principio “secco” per le richieste di fondi: il tetto massimo sarà del 7% dei prestiti in essere al 30 aprile scorso. Quindi la richiesta massima da parte delle banche potrà essere pari a 400 miliardi di euro.

 

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