Bce dubbiosa sulla ripresa

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La Banca centrale europea valuta con convinzione l’acquisizione di Titoli di Stato, così da porre un freno al peggioramento dell’economia nell’intera area dell’Euro.

La notizia, ovviamente, ha fatto bene ai mercati finanziari. La loro reazione alle parole del numero uno della Bce Mario Draghi sulle altre misure non convenzionali è stata ottima con i titoli che sono andati al rialzo.

Parole, quelle di Draghi, che possono essere assunte e dunque anche l’acquisto di una varietà di asset fra cui i bond sovrani. Nessuna ulteriore conferma su tempi e modi ha fatto seguito a queste dichiarazioni, ma Piazza Affari è girata in positivo per chiudere in rialzo dell’1,33%, mentre evoluzioni dislocate sulle piazze europee hanno messo a zero le perdite della mattinata provocate dal tonfo della Borsa di Tokyo. Anche lo spread Btp Bund ha terminato in calo a 150 punti base.

Così Draghi alla commissione Affari monetari del Parlamento europeo della zona euro:

I rischi delle prospettive economiche restano al ribasso ancora in difficoltà a causa di slancio indebolito e rischi geopolitici che minano la fiducia, e progressi insufficienti nelle riforme strutturali. L’euro è irreversibile e la Bce fa e continuerà a fare tutto quello che è necessario nell’ambito del suo mandato per difenderlo. Si tratta dell’ultima audizione del 2014, anno di grandi cambiamenti per la zona euro e la Ue, perché registra la nascita dell’unione bancaria con accordo del sistema di risoluzione unico e l’avvio della vigilanza unica: un anno di sfida per la politica monetaria della Bce, che ha adottato ampie misure per far fronte ai rischi di una previsione economica ancora abbastanza difficile.

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