Boccata d’aria per i professioni con partita IVA, il blocco dei contributi

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Tra anticipi di pagamento e programmazione di spese e investimenti, i professionisti non hanno mai un po’ di quiete a livello fiscale. Fortuna è che in questo momento si possa parlare quanto meno di una boccata d’aria per i professionisti e per i detentori della partita IVA. C’è un congelamento delle aliquote anche per il 2016

Si parla di boccata d’ossigeno per le partite IVA perché il Governo ha deciso di mantenere bloccate le aliquote contributive anche per il prossimo anno. Questo vuol dire che tutti i professionisti e gli autonomi che versano contributi all’INPS e in particolare alla Gestione Separata, dovranno tenere in considerazione un’aliquota del 27,72%. Un provvedimento che interessa soprattutto professionisti freelance e consulenti in generale.

Contributi Gestione Separata INPS 2015 per liberi professionisti senza cassa

La legge di stabilità ha avuto il merito di concretizzare quanto già stabilito dal Milleproroghe. Il che vuol dire che l’aggiornamento dell’aliquota contributiva della Gestione Separata slitta ancora un po’. Si parla di un incremento di un punto percentuale per il 2016 ma fino a questo momento ogni modifica è bloccata. Se quindi la marcia d’innalzamento prevedeva un ulteriore +1% per il 2017 fino ad arrivare al 33,72% del 2018, adesso si può respirare un po’.

Un provvedimento, questo del Governo che va di pari passo con l’innalzamento delle soglie di ricavi del regime forfettario e con il mantenimento del regime dei Minimi. Certo è che da tenere a mente c’è il nuovo limite all’uso di denaro contante per i professionisti. Questo limite infatti è stato spostato da 1000 a 3000 euro.

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