In Borsa, soffrono i finanziari a causa dell’Ucraina

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 Continuano a susseguirsi le notizie pessime tra tra Russia- Ucraina che spingono in negativo l’apertura dei listini azionari di Milano. In negativo i titoli azionari  finanziari con Unicredit (-3,2%) in evidenza: Piazza Cordusio è la più esposta sull’Ucraina mentre l’altra big Intesa Sanpaolo (-2,3%) a fine gennaio aveva venduto la sua controllata Pravex Bank.  Arrivano oltre a ciò anche voci di stampa il progetto di creazione di una bad bank che raccolga i crediti deteriorati di Unicredit e Intesa Sanpaolo in partnership con il fondo di private equity americano Kkr sta incontrando qualche difficoltà nell’individuazione della migliore struttura, spiega il report di Fta On line: si prevede quindi un allungamento della tempistica rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.

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In netto calo anche BP Sondrio (-4%) che ha annunciato un aumento del capitale sociale in forma mista, con la parte a pagamento di un ammontare massimo di euro 350 milioni. Molto debole Indesit (-3%) in avvio di seduta a causa delle tensioni tra Russia e Ucraina: l’ azienda punta molto sui mercati dell’Est Europa dove già attualmente realizza poco meno del 40% dei propri ricavi. In controtendenza Banco Popolare (+1,2%): Deutsche Bank ha migliorato la raccomandazione sul titolo da “hold” (mantenere) a “buy” (acquistare) dopo l’aumento di capitale e il piano 2014-2016.

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Registrano una seduta al ribasso anche Finmeccanica (-2%). Le società cinesi China Cnr e Insigma venerdì scorso sono uscite allo scoperto comunicando di essere interessate all’acquisto di Ansaldo STS (-0,9%) e AnsaldoBreda (entrambe controllate da Finmeccanica) per poi rilanciarle mediante importanti investimenti.

 

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