Borse mancano il rimbalzo in apertura

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Le borse europee non trovano il rimbalzo in apertura ancora una volta per via delle incertezze relative alla crisi del debito greco.

Il governo di Atene ha smentito la notizia di un giornale tedesco su un piano dell’eurozona che imporrebbe al Paese controlli alla circolazione dei capitali questo fine settimana se non si riuscisse a raggiungere un accordo con i creditori in settimana.

Nella giornata di ieri Mario Draghi nella sua audizione al parlamento europeo ha detto che la Bce manterrà aperte le linee di credito per le banche greche con abbastanza cash e collaterale per funzionare. Ora Atene ha solo due settimane per trovare un modo di uscire dall’impasse, prima della scadenza di una rata da 1,6 miliardi di euro da rimborsare al Fmi. In un’intervista al quotidiano tedesco, Bild, Varoufakis ha detto che non ha in programma di presentare nuove proposte di riforma in occasione dell’Eurogruppo di giovedì e che tuttavia il team di negoziatori greci è disponibile a trovare una soluzione esauriente.

Lo spread, che ieri si è spinto fino in area 163 punti base, ai massimi dallo scorso novembre, per poi ritracciare e chiudere in area 151 punti, stamani ricomincia da 162 punti con il rendimento del decennale al 2,47%. Oggi, tra l’altro, la Corte di Giustizia europea in Lussemburgo si esprime in via definitiva sulla legittimità del programma Omt della Bce. Mentre sul fronte del primario si attiva la Spagna con l’offerta di titoli a 6 e 12 mesi.

Quanto ai dati macroeconomici, l’ufficio nazionale di statistica tedesco stamani ha confermato le stime preliminari per l’inflazione di maggio in Germania. L’indice dei prezzi armonizzato è cresciuto dello 0,1% su base mensile e dello 0,7% rispetto a un anno fa. Si tratta del maggiore aumento su base annua da ottobre 2014, quando i prezzi salirono dello stesso ammontare e di un segnale che il programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce inizia ad avere gli effetti desiderati. In arrivo dalla Germania anche l’indice Zew di giugno che, dopo un calo superiore alle attese a maggio, dovrebbe registrare un’ulteriore discesa a 37,8.

 

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