Cambiato il modello delle lettere d’intento

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Il modello delle lettere d’intento che sono state approvate appena due mesi fa, dimostra di essere ancora un cantiere aperto e così cambia il modello che devono usare gli esportatori abituali, con l’intento di specificare ulteriormente la normativa. Facciamo chiarezza sugli adempimenti fiscali alla vigilia del cambio di regime. 

È stato approvato soltanto due mesi fa il modello per la trasmissione telematica delle lettere d’intento degli esportatori abituali. L’Agenzia delle Entrate ha provveduto però a modificare la struttura e le istruzioni per la compilazione di questo modello con il provvedimento n. 19388/2015.

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L’obiettivo della modifica è quello di accelerare l’estensione della procedura di comunicazione elettronica delle lettere d’intento a quelle già presentate dagli importatori in modo da fruire del plafond in dogana al momento dell’importazione.

Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto semplificazioni, avvenuta il 13 dicembre, le Entrate devono condividere con le Dogane, la banca dati delle lettere d’intento. In questo modo l’importatore viene esonerato dall’obbligo di presentare in dogana la dichiarazione d’intento per evitare di pagare l’IVA all’importazione.

L’uso del plafond in dogana può riguardare una singola importazione perché non è previsto né che si faccia ricorso al plafond per più operazioni doganali, né che vi si faccia ricorso per tutte le operazioni fino ad una certa data. Le modifiche al modello, quindi, sono state inserite proprio all’inizio, nel quadro “Dichiarazione”.

Si trata di una modifica del campo 1 che specifica adesso il riferimento della dichiarazione a una sola importazione fino all’ammontare che sarà indicato nello spazio del modello. Prima invece il riferimento doveva essere puntuale indicando l’importo esatto dell’operazione per cui s’intendeva usufruire della facoltà di acquistare senza applicazione dell’IVA.

Tutte le altre modifiche al modello e le specifiche tecniche sono reperibili dal pdf del provvedimento 19388/2015.

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