Sconti sulle cartelle esattoriali

 Molti gli emendamenti proposti alla legge si Stabilità che ha visto numerose discussioni e tentativi di cambiamenti. Tra le principali modifiche richieste dalle varie forze politiche in campo,  anche quella di permettere a chi non ha eseguito per tempo il pagamento di tasse e imposte, di non pagare eventuale more o interessi sui ritardati versamenti. 

No Trise, si Iuc. Come funziona la nuova tassa sulla casa

 La nuova tassa sarà applicata in una quota massima del 10,6 per mille della rendita catastale degli immobili, sarà a copertura dei servizi comunali indivisibili, non dovrà essere pagata sulle prime case, tranne che non siano abitazioni di lusso. Inoltre il nuovo emendamento prevede anche la riduzione della rivalutazione delle rendite catastali di 10 punti per ogni categoria sia per il 2014 che per il 2015.

Fisco, probabili aumenti da parte dei Comuni

 Momento difficile per tutte le amministrazioni locali e per i Comuni che in questo periodo stanno chiudendo i bilanci relativi al 2013. Il contesto fiscale dei Comuni italiani, infatti, non è assolutamente chiaro. A peggiorare il tutto si sono aggiunte tutte le modifiche alla normativa fiscale che si sono susseguite nel corso del 2013.

Irpef, proroga acconti al 10 dicembre

 Per il pagamento degli acconti Irpef la data passa dal 30 novembre al 10 dicembre. A darne l’annuncio è stato proprio stato il premier Enrico Letta. Tale rinvio, legato in particolar modo al prossimo aumento degli acconti per banche e assicurazioni che dovrebbe andare a coprire lo stop alla seconda rata dell’Imu per le prime case, si riferisce alle persone giuridiche.

Calcolo acconto Irpef e tasse 2013-2014 con le nuove regole

 Entro il prossimo 2 dicembre 2013 si dovrà versare la seconda rata, o unica, degli acconti 2013 relativi alle imposte, alle imposte Irpef, Ires, alle patrimoniali su immobili e attività finanziarie all’estero (IVIE e IVAFE), Irap, alla cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi, e all’ imposta sostitutiva per i minimi.

In arrivo entro Natale i rimborsi Irpef per chi ha perso il lavoro

 Arriva una buona notizia da parte dell’Agenzia delle Entrate, per tutti coloro che hanno perso il lavoro, cioè si sono trovati sprovvisti del sostituto di imposta, ma hanno potuto comunque presentare la domanda per i rimborsi Irpef entro il mese di settembre. 

Si ricomincia ad agosto con i pagamenti

 Adesso che anche il modello UNICO per la dichiarazione dei redditi ha dato un po’ di tregua, si può avere qualche settimana di pausa prima di riprendere con scadenze e appuntamenti con il fisco. Ecco cosa ci aspetta nel mese centrale dell’estate. Sicuramente chi deve pagare tante tasse non potrà godersi a pieno le vacanze visto che uno degli appuntamenti più caldi è il 20 agosto.

Il fisco annuncia un boom del gettito locale

Tutti gli adempimenti fiscali previsti tra il primo a il 20 agosto, potranno essere completati entro il 20 del mese senza che l’Erario applichi sanzioni o richieda interessi aggiuntivi. In fondo, siamo in vacanza e il Fisco può aspettare qualche giorno per riscuotere quel che gli spetta.

La tregua estiva consente di trascorrere nel migliore dei modi il Ferragosto, poi però bisogna rimettere le mani al portafoglio. Il 20 agosto, per esempio, scade il termine per il versamento delle ritenute d’acconto sui compensi del mese precedente. In più è necessario completare il versamento mensile dell’IVA dovuta per luglio 2013 e il versamento dell’IVA trimestrale, per chi ha optato per questa seconda modalità di liquidazione.

24 scadenze fiscali a fine anno

Chi invece deve presentare l’UNICO ed è sottoposto agli studi di settore, avrà tempo fino al 20 agosto 2013 per versare le imposte che risultano dalla dichiarazione dei redditi con una maggiorazione dello 0,40% come interessi.

Il fisco annuncia un boom del gettito locale

 Il Fisco ha registrato in questi anni un aumento della tensione dei contribuenti che, in relazione alla riforma erariale e in relazione alla perdita del potere d’acquisto, hanno giudicato senza senso, o meglio ingiusto, il continuo aumento delle tasse.

Il fatto è che sono aumentate le imposte, sono state adeguate come ogni anno, ma a crescere in modo davvero esagerato, sono state le imposte locali, legate agli enti che si trovano in difficoltà economica e necessitano d’introiti maggiori.

24 scadenze fiscali a fine anno

Le amministrazioni centrali, le Regioni, le Province, nonché i Comuni e gli enti previdenziali, dal 1992 ad oggi, quindi in poco più di 20 anni, hanno raddoppiato la spesa. Di conseguenza, come spiega bene anche Confcommercio, è stato necessario correre ai ripari aumentato le imposte locali e centrali. Le prime sono cresciute del 500% in 20 anni, le imposte centrali, invece sono “soltanto” raddoppiate.

Le agevolazioni per le associazioni sportive

Secondo l’ultima analisi disponibile anche online, l’incidenza delle addizionali IRPEF è praticamente raddoppiata, ma ci sono anche delle differenze territoriali e geografiche da fare. Basta adottare l’esempio dell’IRAP: a Bolzano si paga la metà di quello che si paga in Campania.

Se poi si prende in considerazione soltanto l’ultimo decennio si scopre che l’incidenza degli addizionali sia regionali che comunali, sull’IRPEF è praticamente triplicata. Le aliquote, però, legate agli enti locali, sono cresciute in modo diverso nello Stivale.

Come e quando si paga la cedolare secca?

 Anche se in misura ridotta e in una unica soluzione, la cedolare secca prevede il pagamento di tutte le tasse e le imposte relative ai contratti di locazione. La cedolare secca permette al locatario di pagare Irpef, addizionali regionale e comunale, imposta di registro (2% sul canone pattuito) e imposta di bollo con un solo versamento o in due rate.

 Contratto di affitto – Clausola di cedolare secca

Le scadenze per il pagamento della cedolare secca

La legislazione in materia prevede che le imposte della cedolare secca debbano essere pagate dal locatario in due rate: una che scade il 16 luglio e uno con scadenza al 30 novembre di ogni anno, con un importo pari al 40% del totale dell’imposizione risultante da versare con la prima rata di luglio e il restante 60% a da corrispondere a novembre.

Unica eccezione prevista è prevista nel caso l’imposta risultante dalla cedolare secca è inferiore a 257,52 euro, che potrà essere pagata in un’unica soluzione alla scadenza di novembre.

► Vantaggi e svantaggi della cedolare secca

Come si paga la cedolare secca?

La cedolare secca deve essere pagata tramite Modello F24 presso le banche o gli uffici postali convenzionati.

I codici tributo da utilizzare per il pagamento sono:

  • 1840 per la prima rata
  • 1841 per la seconda o la soluzione unica
  • 1842 per il saldo.

 

Le scadenze fiscali del prossimo autunno

 Imu rinviata. Aumento dell’Iva rinviato. Prorogate le scadenze per il pagamento delle tasse relative ai redditi percepiti nello scorso anno.

Ma si tratta di rinvii, non di cancellazioni e, quindi, il conto prima o poi arriva. Passata l’estate, infatti, come sottolinea la CGIA di Mestre, dovremmo essere pronti a mettere mano al conto in banca per provvedere al pagamento di tutte le tasse e le imposte che fino adesso non abbiamo pagato.

 Rinviato l’aumento dell’IVA

Secondo la CGIA l’autunno 2013 si preannuncia particolarmente ricco di scadenze: 24 in tutto, tutte concentrate tra ottobre e dicembre, senza distinzione tra contribuenti privati ed imprese.

Le scadenze fiscali dell’autunno 2013

Il I ottobre 2013 scatterà l’aumento dell’Iva – inizialmente previsto per il I luglio – che passerà dal 21% al 22% con conseguenti aumenti su molti generi di largo consumo e anche sulle altre imposte.

Il 16 ottobre, invece, chi ha dei capitali investiti dovrà pagare la prima rata della Tobin Tax, pagamento che interessa anche l’acconto del 110% delle ritenute sugli interessi di conti correnti e depositi.

A gravare su questa situazione ci sono anche l’aumento previsto per gli acconti fiscali di Irpef (dal 99 al 100%) e Irap(dal 100 al 101% ma solo per l’anno 2013). Per le persone fisiche e le società di persone l’Irap l’acconto Irap sarà pagato al 100%, mentre chi è soggetto ad Ires il 101%.

► Possibili aumenti per Irpef, Ires e Irap entro fine anno

Poi la CGIA di Mestre evidenzia le difficoltà che potrebbe nascere per l’Imu e la Tares, sulle quali il Governo sta ancora lavorando.