La Cgil contro il pacchetto lavoro del governo

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 Il governo sta preparando il piano sul lavoro. Su questo tema, a differenza di quelli relativi al taglio delle tasse sul lavoro, è possibile che l’accordo con i sindacati non si trovi. Le principali sigle sindacali non sembrano essere suslel stesse posizioni del governo, come ieri ha fatto capire il segretario della Cgil Camusso.

Il ministro del Lavoro Poletti ha affermato: “Noi consentiamo alle imprese di avere lo stesso lavoratore per 3 anni a fare lo stesso lavoro. E peniamo che sia il modo migliore perché poi sia stabilizzato, senza invece imporlo con norme che avevavno l’effetto opposto: mandavano i lavoratori a casa”. Con un contratto a 36 mesi “L’impresa vine eincentivata a stabilizzare, non a rendere flessibile il lavoratore perché lo ha formato, conosciuto, valutato per 3 anni e ha tutto l’interesse a tenerlo con sé”.

 

Il governo renzi pronto a proporre i tagli fiscali e la riforma del mercato del lavoro

 

La Camusso ha detto che il Decreto legge Poletti rischia di aumentare la precarietà. Il segretario della Cgil ha affermato: “Non basta dire rimettiamo il lavoro al centro. Con il decreto Poletti si va in direzione opposta. Più precarietà”. Le critiche si riferiscono al paccchetto lavoro del governo renzi su contratti a termini e apprendistato. “Siamo disposti a discutere di un contratto unico ma prima bisogna abolire il decreto con il quale si è creata un’altra forma di precarietà. Una persona può essere assunta e licenziata per tre anni senza nessuna ragione e causa. Siamo preoccupati e contrari”.

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