Cina, lusso in crescita grazie a tagli su tasse

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Ci sono, anche se provengono dall’altra parte del mondo, buone notizie per un comparto eccessivamente in difficoltร  durante gli ultimi tempi. Stiamo parlando del lusso.

La Cina ha comunicatoย un taglio netto delle tasse sui beni in entrata, dalla cosmetica al lusso. Il nuovo regime sarร  attivoย a partire dal primo giugno. La mossa dipende dalla forte differenza fra i prezzi degli oggetti nelle mete dello shopping (fra queste, Milano) e quelli cinesi, molto piรน alti a causa anche della rivalutazione dello yuan.

I dazi sulle scarpe verranno dimezzati dal 24% al 12%, quelli sulla cosmetica passeranno dal 5% al 2%, mentre lโ€™abbigliamento scenderร  dal 14% al 7%.

Secondo Kepler Cheuvreux la notizia รจ certamente buona per le societร  italiane del lusso esposte in Cina, soprattutto Salvatore Ferragamo, che qui registra fra il 20% e 25% delle vendite. A seguire, Todโ€™s e Moncler. Per contro, il meno interessato รจ Brunello Cucinelli.

Secondo Bain, i consumatori cinesi hanno speso 61 miliardi di dollari in beni di lusso nel 2014, dei quali il 70% in mercati esteri e solo il 30% in casa.

Salvatore Ferragamoย ha registrato il 37% delle vendite in Asia (escluso il Giappone). Kepler stima che la Cina continentale costituisca il 20% delle vendite del gruppo. Todโ€™s, invece, ha registrato vendite consolidate in Cina per il 23%, delle quali gli analisti calcolano il 12-13% nella mainland China.

Monclerย ha venduto il 33% nellโ€™area Asia Pacifico (escluso il Giappone), con unโ€™esposizione prevista in Cina per il 10-15%.

Brunello Cucinelliย genera qui solo il 6% delle vendite. Salvatore Ferragamoย รจ in rialzo, questa mattina, del 2,83% a 28,34 euro, mentre Todโ€™sย  sale dellโ€™1,7% a 83,9 euro,Monclerย รจ piatta (-0,06% a 17,16). Brunello Cucinelliย guadagna invece lo 0,48% a 16,7 euro.

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