Come proteggere il capitale dopo la volatilità estiva

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L’estate è da considerare sempre un periodo caldo anche dal punto di vista finanziario, un periodo caratterizzato dall’elevata volatilità dei titoli. Per tutti gli investitori il consiglio è quello di trovare un sistema per la protezione del capitale.

I piccoli risparmiatori stanno constatando l’aumento della volatilità sui mercati finanziari per cui tutti gli agenti stanno spostando l’attenzione sugli investimenti a capitale protetto. Per evitare di perdere soldi i risparmiatori hanno un’opportunità: l’investimento nei certificati.

I certificati sono degli strumenti finanziari che consentono l’adozione di diverse strategie: sono sia delle pure repliche dei titoli in circolazione ma possono anche essere sfruttati in combinazioni più complesse. Oggi, in borsa, troviamo sia i certificati a leva fissa, che sono molto speculativi e rappresentano il 70% degli scambi complessivi, sia i certificati a capitale protetto.

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Questo secondo tipo di certificati consente d’investire nelle attività finanziarie, proteggendo al tempo stesso il capitale investito. Un investimento “da sogno” che però si ottiene soltanto nel momento in cui si acquistano certificati a capitale protetto durante la fase di collocamento con l’obiettivo di tenerli fino al rimborso dello strumento. Acquistando poi i certificati a capitale protetto nel mercato secondario, i risparmiatori sanno subito, in partenza, le performance minime ottenibili alla scadenza del titolo.

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Tra i certificati a capitale protetto maggiormente diffusi i due strumenti più scambiati sono stati le emissioni di Banca IMI collegate all’indice eurostoxx. Per avere un’idea del guadagno atteso si dirà che se l’indice azionario, alla scadenza del titolo sarà inferiore ad un livello stabilito, l’investitore otterrà il 95 per il primo strumento e il 90 per il secondo. Se il prezzo finale supera invece l’indice stabilito, allora il rendimento sarà calcolato moltiplicando il valore dell’indice per un coefficiente con un rimborso massimo già stabilito.

Il guadagno quindi si ha nel momento in cui lo strumento non perde troppo valore e nel momento in cui resta all’interno di un range stabilito in partenza.

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