Compagnia di San Paolo cede il 4% di Intesa?

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La Compagnia di San Paolo è in cerca di un advisor per la vendita di una quota pari al 4% diIntesa Sanpaolo ed entro fine anno conta di comunicare al ministero dell’Economia le linee guida dell’operazione.

“Stiamo cercando un advisor per cedere il 4% di Intesa Sanpaolo, ma non l’abbiamo ancora trovato”, ha confermato stamani il segretario generale della fondazione, Piero Gastaldo, a margine di un evento a Torino.

“Siamo impegnati a comunicare al ministero entro fine anno le linee generali dell’operazione. Lo faremo entro quei tempi”, ha assicurato Gastaldo. In base alla nuova normativa le Fondazioni che detengono più di un terzo del totale dell’attivo su una singola banca devono entro tre anni dismettere la quota in eccedenza.

Secondo l’ultima comunicazione pervenuta alla Consob lo scorso 2 ottobre, la Compagnia di San Paolo è il primo azionista di Intesa Sanpaolo con una quota del 9,888%. In tutto le fondazioni detengono circa il 22% del capitale di Ca’ de Sass (il 4,180% la Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo, il 4,680% la Fondazione cassa di risparmio delle province lombarde e il 3,378% l’ente cassa di risparmio di Firenze).

Una quota complessiva destinata quindi a ridursi in circa tre anni di tempo. E’ probabile che la Compagnia di San Paolo proceda con la cessione del 4% dopo il rinnovo degli organi direttivi, atteso nella primavera del prossimo anno. E’ infatti improbabile che l’operazione avvenga prima della distribuzione da parte di Intesa Sanpaolo del monte dividendi da 2 miliardi di euro sul bilancio 2015, cifra che, tra l’altro, potrebbe essere rivista al rialzo.

Lo scorso 18 maggio Intesa Sanpaolo ha staccato una cedola di 7 centesimi di euro per azione sul bilancio 2014. Al momento il consenso vede il dividendo 2015 a 12,5 centesimi ma non manca chi si aspetta un cedola più alta a 15 centesimi di euro.

 

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