Confindustria contro crisi

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La crisi imprime profonde ferite. L’allerta proviene da Confindustria. Secondo l’associazione degli industriali l’emergenza è economica e sociale.

Per sopperirvi, occorrono soluzioni immediate, forti e coraggiose. Senza tali scelte nei prossimi anni non si crescerà più dello 0,5% l’anno. L’alternativa è il declino. Da Viale dell’Astronomia fanno sapere che l’evasione fiscale “non si batte con i suv a Cortina”. L’attacco, mirato, è stato fatto dal presidente degli industriali Giorgio Squinzi.

Proposte

Le proposte esposte sotto forma di agenda si configurano come “una vera e propria tabella di marcia fino al 2018”, e si articolano in una “terapia d’urto” nonché in un “processo di riforme da iniziare contestualmente e senza ritardo”.

Un progetto considerato di “ampio respiro” e fondato su “azioni di rilancio economico e sociale del Paese”. Per Confindustria è “Un progetto complesso con proposte serie e obiettivi chiari e quantificati, perchè non bastano poche singole misure per risollevare l’Italia e sottrarla alla stagnazione”.

Programma anti crisi

Il programma non bada al consenso ma alla crescita, che dice la verità su quello che serve per il bene del Paese”.

Stando a quanto detto in viale dell’Astronomia, l’Italia deve “battersi per la crescita, creare lavoro, riconoscere e riaffermare la centralità delle imprese, imprimendo fiducia negli italiani, restituire ai giovani un futuro di progresso, facendo ripartire subito l’economia rilanciando l’industria, vera colonna portante del Paese”. Per il presidente Squinzi la riforma del lavoro è bastata per “una vera liberalizzazione del mercato e una sua vera flessibilizzazione”.

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