A tutti gli effetti si tratta di una nomina all’insegna della continuità. Vincenzo Boccia è stato proclamato nuovo presidente di Confindustria e successore di Giorgio Squinzi del quale è stato vice per lungo tempo.

“Fattore I” è il progetto avviato da Banca IFIS con l’obiettivo di scoprire qual è il “fattore” che determina il successo di una impresa. Banca IFIS in un viaggio –
A tutti gli effetti si tratta di una nomina all’insegna della continuità. Vincenzo Boccia è stato proclamato nuovo presidente di Confindustria e successore di Giorgio Squinzi del quale è stato vice per lungo tempo.

E’ stata raggiunta l’intesa ai fini del rinnovo del contratto 2016-2018 del comparto chimico-farmaceutico.
E’ guerra fredda tra gli industriali e i sindacati. Sorge l’impossibilità di portare avanti qualunque trattativa, secondo il presidente di Confindustria Squinzi.
Confindustria prevede un “biennio di recupero” e rivaluta al rialzo le stime del Pil. Le nuove previsioni del Centro studi sono: +1% nel 2015 e +1,5% nel 2016 contro +0,8% e +1,4% stimati in giugno.
Parole che fanno discutere, in un periodo ‘bollente’ sotto questo fronte. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, entra nel vivo della questione dei migranti e replicando a una domanda sul flusso delle ultime settimane e sul possibile valore aggiunto per la nostra economia rilascia dichiarazioni scottanti.
L’economia mondiale rischia di andare incontro ad una stagnazione di livello secolare. Bisogna correre ai ripari e dare vita ad un insieme di politiche che siano in grado di velocizzare la crescita.
Il sindacato in Italia mediamente rappresenta un fattore di ritardo, ha fatto tardare tanto l’ammodernamento e l’efficienza complessiva del Paese. È questo il secco giudizio che il presidente di Confindustria formula dal palco della festa nazionale del Pd a Milano. La critica di Giorgio Squinzi arriva nel corso di un colloquio col ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio.
La produzione industriale a luglio ha fatto registrare un incremento pari allo 0,4% in confronto a giugno (-0,3% su maggio).
Confindustria ha accolto molto positivamente il programma del governo Renzi per ridurre al massimo la pressione fiscale.