Enel, piano banda ultralarga ancora incompleto

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Il piano per la banda ultralarga che Enel sta preparando non è ancora pronto. E’ stato lo stesso amministratore delegato del colosso energetico, Francesco Starace, ad annunciarlo questa mattina a margine di un convegno organizzato da Unioncamere e Symbola sulla green economy.


Governo e operatori tlc sono in attesa dello studio di fattibilità economica su 25 Comuni affidato da Enel a McKinsey che definirà la portata dell’intervento del gruppo e, dunque, i risparmi per le società telefoniche coinvolte.

Il governo sta spingendo affinché l’azienda svolga un ruolo di collettore nello sviluppo di questo progetto che punta a far passare la fibra ottica nei cavi elettrici con la sostituzione dei contatori che, a partire dalla prima metà del 2016, interesserà 35 milioni di abitazioni. Un’operazione che potrebbe abbatterebbe notevolmente i costi.

Invece non sono del tutto chiari i tempi per una decisione per l’incorporazione di Enel Green Power in Enel. “Ci sono cda che stanno lavorando. Dobbiamo vedere le decisioni dei consigli. Magari non si decide niente”, ha detto Starace, non escludendo, comunque, che l’operazione possa arrivare sul tavolo del cda del prossimo 12 novembre, convocato per approvare i conti del terzo trimestre: “Sì, se gli advisor avranno finito di lavorare, altrimenti daremo più tempo”.

Enel Green Power ieri ha fatto sapere che la riunione del cda per l’approvazione dei risultati del terzo trimestre è stata spostata di un giorno al 12 novembre. Lo slittamento del cda, fissato lo stesso giorno di quello della capogruppo Enel, fa ritenere probabile che con l’occasione venga annunciata l’integrazione fra le due società.

Lo scorso 27 ottobre Enel ed Enel Green Power hanno annunciato di aver avviato l’esame di una possibile integrazione societaria della seconda nella prima. L’ipotesi non prevede l’effettuazione di alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio avente a oggetto azioni Egp da parte di Enel.

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