Expo 2015, la presidente Diana Bracco indagata per evasione fiscale

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Continuano ad aleggiare molte nuvole sul cielo di Milano e, in particolare, su Expo2015. La kermesse, che sta attirando milioni di visitatori di tutto il mondo, è nell’occhio del ciclone da prima che iniziasse per tangenti.

Ora, una notizia shock ha sconvolto ulteriormente l’ambiente. Piove, dunque, sul bagnato.

Di cosa si tratta?

I principali quotidiani hanno riportato che Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa, è indagata per evasione fiscale e appropriazione indebita in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della società farmaceutica Bracco spa.

L’indagine è stata conclusa ed è stato effettuato un sequestro da circa 1 milione di euro. L’ipotesi è che le fatture false siano servite in relazione a lavori su case private e barche.
Nello specifico, le indagini avrebbero fatto emergere che “fatture per complessivi euro 3.064.435 confluiti nella contabilità e nelle dichiarazioni fiscali presentate dalle società del gruppo Bracco per i periodi di imposta dal 2008 al 2013 – si legge in una nota della Procura – erano riferite all’esecuzione di forniture o di prestazioni rese verso locali in uso alle medesime società ma effettivamente realizzate presso immobili e natanti di proprietà, ovvero nella disponibilità della signora Diana Bracco e del defunto marito Roberto De Silva”. In pratica, la presidente di Expo avrebbe contabilizzato nei bilanci di alcune sue società spese di natura personale attraverso una serie di false fatturazioni.

Oltre a Diana Bracco, risultano iscritti nel fascicolo aperto dalla Procura, Pietro Mascherpa, presidente della Bracco Real Estate srl, società riconducibile all’industriale e attiva nel settore immobiliare e i due architetti, titolari dello studio di progettazione Archilabo di Monza: Marco Pollastri e Simona Calcinaghi.

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