Export italiano frenato dai paesi emergenti

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Secondo una recente indagine dell’Istat, l’export italiano è frenato dalle economie emergenti e questo mette a rischio il vero volano economico dello Stivale. I dati riportati dall’istituto nazionale di statistica.

Le esportazioni (-0,4%) sono in lieve flessione congiunturale, mentre le importazioni (+0,0%) sono stazionarie. Il surplus commerciale è di 4,8 miliardi (+5,3 miliardi a ottobre 2014). La flessione congiunturale dell’export è la sintesi dell’aumento delle vendite verso i mercati Ue (+0,7%) e della diminuzione verso i mercati extra Ue (-1,7%). La stazionarietà congiunturale dell’import risente dell’ampia flessione in valore dei prodotti energetici (-5,5%).

La diminuzione congiunturale dell’export nell’ultimo trimestre (-3,0%), più marcata per l’area extra Ue (-5,8%) rispetto a quella Ue (-0,7%), è diffusa a tutti i raggruppamenti di prodotti, a eccezione dei beni di consumo durevoli (+0,7%).

A ottobre 2015 il calo tendenziale dell’export (-1,4%) si ridimensiona (-0,1%) se corretto per i giorni lavorativi. Le flessioni più ampie si rilevano per MERCOSUR (-33,9%) e Russia (-20,6%). La dinamica delle vendite verso i paesi Ue (+1,2%) è positiva anche se di intensità moderata, Francia (+3,1%) e Romania (+9,9%) sono in accelerazione rispetto al loro tasso di crescita medio da inizio anno.

In forte diminuzione le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-19,7%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-14,3%). Si segnala invece una marcata crescita dell’export di autoveicoli (+24,7%). A ottobre 2015 la stazionarietà tendenziale dell’import è dovuta alla marcata flessione dei valori medi unitari (-4,5%) che è trainata dal forte calo dei prezzi medi dei prodotti energetici (-27,6%). I volumi importati sono infatti in ampia espansione (+4,7%). La crescita degli acquisti in valore è sostenuta per i beni di consumo durevoli (+11,8%) e strumentali (+9,3%).

In forte flessione tendenziale gli acquisti dall’India (-43,3%) e l’import di prodotti petroliferi raffinati (-38,3%) mentre si registra un ampio aumento degli acquisti dai paesi EDA (+29,9%) e delle importazioni di autoveicoli (+21,3%). Nei primi dieci mesi dell’anno le esportazioni registrano un incremento tendenziale pari a +3,5% in valore e +1,6% in volume. La crescita in valore è sostanzialmente bilanciata tra paesi Ue (+3,5%) e paesi Extra Ue (+3,7%). La crescita delle importazioni è pari a +3,3% in valore e +7,0% in volume.

Dall’inizio dell’anno l’attivo raggiunge i 34,8 miliardi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+32,8 miliardi). Al netto dell’energia il surplus è pari a +63,3 miliardi.

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