Ferrari, dopo la quotazione gli utili cresceranno

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Buone notizie, almeno sulla carta, per la Rossa di Maranello. Ferrari viaggia a tutta velocità verso l’importante appuntamento con Wall Street e all’interno dell’aggiornamento del prospetto mette nero su bianco la stima di mettere a bilancio nel terzo trimestre dell’anno utili netti compresi tra i 93 e i 96 milioni di euro.

Ciò sarebbe equivalente ad un rialzo di quasi il 60-66% in confronto allo stesso periodo del 2014. Il documento depositato presso la Securities and Exchange Commission, la Consob americana, contempla le stime per il periodo che si è concluso il 30 settembre scorso e che già erano parte dell’aggiornamento del 9 ottobre scorso: ricavi netti visti a quota 720-730 milioni di dollari, in aumento del 9-10% sul terzo trimestre dell’anno scorso; un ebitda rettificato atteso a 210-215 milioni (+19-22% anno su anno) e un utile operativo tra i 140 e 145 milioni (+57-62% annuo).

Ferrari fa riferimento risultati spinti principalmente da maggiori consegne e afferma di continuare a beneficiare dell’impatto valutario positivo come risultato di trend favorevoli in alcune valute a cui siamo più esposti (dollaro usa e sterlina), parzialmente controbilanciato dall’impatto di operazioni di hedging.

“Incluso l’impatto delle spese connesse alle dimissioni del nostro ex presidente [Luca Cordero di Montezemolo, ndr] verificatesi nei tre mesi terminati il 30 settembre 2014 che noi escludiamo nel calcolare l’ebitda rettificato”, il gruppo di Maranello si aspetta spese amministrative e spese generali “stabili” nel terzo trimestre di quest’anno rispetto a un anno prima. I costi di ricerca e sviluppo sono invece visti crescere nei tre mesi finiti lo scorso settembre. Ferrari poi non si aspetta sostanziali spese finanziarie mentre il peso fiscale (tax rate) dovrebbe scendere.

 

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