Fisco rischia per mancati introiti carburante

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I prezzi del carburante sono troppo elevati a causa delle accise e così lo Stato guadagna molto meno dalla vendita di benzina e gasolio. Un cane che si morde la coda, insomma.

Soltanto nel mese di dicembre il peso delle proprie azioni è stato pagato caro dal Fisco, che ci ha rimesso quasi il 10% di entrate.

Dicembre

A dicembre il gettito inerente a questa particolare voce, è infatti restato dietro del 7,2%. Il calcolo dei soldi che non tornano è stato fatto dal Centro Studi Promotor (Csp), il quale ha già lanciato l’allerta sull’intero 2013.

Trend negativo

Proseguendo così, lo Stato rischierebbe di veder sparire quasi 2,6 miliardi di tasse. Un rischio possibile, che diverrebbe realtà se solo nei prossimi 12 mesi il trend proseguisse sugli stessi livelli dei 30 giorni esaminati durante l’ultimo mese del 2012. La colpa? Secondo il Centro Studi è da ascrivere cosìddetto effetto Laffer, che in altri termini è il calo del gettito a fronte di una tassazione eccessivamente elevata.

Bilancio 2012

Il portafoglio degli automobilisti, come è noto piange. Balzelli e continui aggravi la fanno da padrona. Nelle ultime settimane sono scattati rincari delle autostrade, aumenti delle multe e delle assicurazioni.

Già dal 2012 le famiglie avevano stoppato la propria spesa alla pompa. Secondo il bilancio effettuato nel 2012, infatti, i consumi di benzina e di gasolio, in Italia, sarebbero calati del 10,5%. Non è però bastato a niente lasciare l’auto ai boz. Dai dati elaborati dal Centro Studi appare infatti che la spesa complessiva è aumentata a 67,4 miliardi con una crescita del 4,7% proprio per effetto delle tasse più alte.

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