Il Governo punta ad eliminare gli scontrini fiscali

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Il Premier Matteo Renzi vuole che il Fisco cambi direzione. Il programma è stato già annunciato da Rossella Orlandi, direttrice dell’Agenzia delle Entrate che prevede un cambio di passo sul digitale.

L’obiettivo del Governo è favorire la tracciabilità totale mediante l’utilizzo massiccio dei byte e la riduzione massima della moneta fisica. Renzi dichiara:

Dobbiamo eliminare gli scontrini attraverso la tracciabilità totale così che l’Agenzia delle Entrate non venga più avvertita come l’avvoltoio sulle spalle ma un advisor per le aziende. La delega fiscale sta cambiando radicalmente l’approccio dell’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda i negozi la parola d’ordine sarà tracciabilità totale, concetto affascinante ma anche complicatissimo da raggiungere in un Paese in cui la moneta elettronica (eufemismo) fatica a decollare: con una media di 31 operazioni all’anno per abitante l’Italia guarda da lontano la Spagna (52), la Francia (130) e soprattutto i Paesi del Nord, che superano quota 220. È uno dei temi su cui bisogna intervenire.

Il Fisco è d’accordo. I tecnici confidano nello sviluppo dei pagamenti tramite smartphone, pronti a prendere il volo a seguito dell’ingresso nel settore dei colossi del web, da Apple in giù. l sistema su cui si sta lavorando alle Entrate punta a trasferire negli esercizi l’infrastruttura già sperimentata all’interno della Pubblica Amministrazione. Dunque trasmissione costante dei dati dal negozio all’Erario, sfruttando il web e dribblando i sostituti d’imposta. I costi della riforma, va da sè, dovrebbero essere coperti dallo Stato, che in quest’operazione ha tutto da guadagnarci.

Rossella Orlandi ammette:

In realtà potrebbero esserci meno spese anche per i commercianti, che ormai hanno metabolizzato la filosofia dello scontrino: un registratore di cassa si paga almeno quattro-cinquecento euro, lo studio del commercialista, tappa obbligatoria a fine anno, non fa di certo volontariato.

 

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