Guida alla compilazione della ricevuta di compenso con ricevuta d’acconto

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 Se avete prestato una collaborazione occasionale presso un’impresa o un’azienda, per ottenere il compenso spettante è necessario che si produca la ricevuta da presentare al datore di lavoro affinché possa prevedere al saldo.

► Collaborazione occasionale con ritenuta d’acconto, ecco come funziona

Il lavoratore senza Partita Iva può ricorrere alla collaborazione occasionale solo in caso di collaborazione limitata nel tempo e nella retribuzione, con un limite massimo di compenso annuo dallo stesso datore di lavoro non superiore ai 5.000 euro all’anno.

► Come e quando si paga la ritenuta d’acconto?

Solitamente è il datore di lavoro che provvede a dare al lavoratore un fac simile della ricevuta della ritenuta d’acconto, ma è sempre meglio controllare che ci siano tutti i dati necessari alla validità della stessa.

Come si compila la ricevuta di compenso con ritenuta d’acconto

La ricevuta di compenso che deve essere compilata e presentata al datore di lavoro per ottenere il relativo pagamento deve contenere i seguenti dati:

– data e numero progressivo della ricevuta;

– dati anagrafici del collaboratore;

– dati anagrafici del datore di lavoro;

► Come si calcola la base imponibile per la ritenuta d’acconto?

– descrizione dell’attività svolta;

– importo lordo;

– importo della ritenuta d’acconto;

– importo netto (importo lordo – importo della ricevuta d’acconto).

Dopo che la ricevuta sarà stata consegnata al datore di lavoro, questi provvederà al saldo, che prevede il bonifico dell’importo netto al collaboratore e di quello della ritenuta d’acconto allo Stato entro il 15 del mese successivo.

► I redditi soggetti a ritenuta d’acconto

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