High yield europeo, debito emergente in valuta forte eย corporate bond investment grade americani. Sono questi attualmente gli argomenti preferiti dalla Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonchรฉ in materia di valute e di commodity, che ha sceltoย di portareย a un leggeroย sottopeso lโesposizione al debito emergente in valuta locale.
โLa mossa รจ collegataย ad un incremento, per il secondo mese consecutivo, della posizione sulle emissioni europee high yield, che passano cosรฌ a un lieve sovrappeso. Confermiamo invece il sovrappeso del debito emergente in valuta forte, unโasset class a nostro parere ancora conveniente rispetto ai bond dei Paesi avanzati e priva del rischio di cambio delle obbligazioni in valuta localeโ puntualizza la PSU che ritiene probabile unโulteriore svalutazione del renminbi cinese: un aggiustamento di quasi il 5% del fixing giornaliero difficilmente riuscirร a risollevare unโeconomia delle dimensioni di quella cinese: ecco perchรฉ la PSU ha deciso di modificare le nostre posizioni corte sulle valute dei Paesi emergenti.
โSe prima ritenevamo sfavoriti i produttori di commodity, ora esprimiamo un giudizio negativo sugli esportatori di prodotti manifatturieri come la Corea, che compete con la Cina e risentirร di un renminbi piรน debole. Unโaltra importante conseguenza della recente instabilitร รจ il possibile rinvio del primo rialzo dei tassi USA, che i mercati si aspettavano giร a settembre. Effettivamente la Fed potrebbe posporre lโavvio del ciclo di inasprimento monetario, il che perรฒ non significherร il ritorno a una linea accomodanteโ sottolineano gli esperti della PSU secondo i quali, sul mercato corporate americano, le obbligazioni investment grade a lunga scadenza hanno accumulato un tale ritardo da far intravedere loro alcune opportunitร basate sulle valutazioni.
โAnche il debito europeo high yield presenta ora spread piรน interessanti, intorno a 430 punti base (+4,30%). Lโhigh yield รจ stato fra le prime vittime del selloff (vendita indiscriminata di titoli sul mercato senza limitazioni di prezzo e quantitร ) e potrebbe essere fra i primi a riguadagnare terreno. Le prospettive di solvibilitร degli emittenti high yield europei sono migliori di quelle dei concorrenti statunitensi, in quanto nel vecchio continente le aziende energetiche pesano meno e la BCE continua a sostenere il mercato obbligazionarioโ concludono gli esperti della PSU.