I certificati di deposito – Tipologie e tasse

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 Che cosa sono i certificati di deposito

Un post pubblicato in precedenza ci ha dato modo di conoscere meglio una forma di investimento a breve o a medio termine. Stiamo parlando dei cosiddetti certificati di deposito, un tipo di prodotto finanziario che può essere proposto dalle banche e dagli altri istituti di credito quando si vogliono vincolare per un certo periodo di tempo dei capitali  con l’intenzione di guadagnarne il relativo interesse

Che cosa sono i certificati di deposito

In questo post, invece, continueremo a spiegare il funzionamento di questi particolari prodotti finanziari descrivendone le tipologie oggi esistenti e analizzando le tasse a cui sono soggetti.

I certificati di deposito –  Le tipologie

Come abbiamo spiegato anche nel post pubblicato in precedenza, i certificati di deposito possono essere soggetti a diverse modalità di liquidazione degli interessi dovuti e proprio sulla base di questo particolare è possibile individuare diverse tipologie di certificati.  Le tipologie di certificati di deposito oggi esistenti sono infatti:

  • i certificati di deposito a tasso fisso – che remunerano attraverso un tasso di interesse deciso prima dell’emissione e non modificabile
  • i certificati di deposito a tasso variabile  – che remunerano a scadente periodiche in base alle oscillazioni dei tassi del mercato
  • i certificati di deposito zero – coupon, che remunerano con gli interessi solo alla scadenza dei titoli, cioè alla fine della loro durata.

I certificati di deposito – La tasse

I certificati di deposito sono soggetti, come tutti gli altri prodotti bancari, alla imposizione di una aliquota sulle rendite finanziarie. Per questo motivo a volte possono essere ritenuti simili alle obbligazioni.

 

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