I dati sul Pil Americano, sorprendono gli analisti

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 Ieri sera Wall Street ha riperso smalto nel finale di seduta (-0.45%), complice l’annuncio di una conferenza stampa di Obama sull’Ucraina, nella quale il presidente US ha inasprito le sanzioni alla Russia, colpevole a suo dire di mancata collaborazione nell’inchiesta e continuato sostegno ai ribelli.

Ma in Asia e durante la mattinata europea è prevalso un clima di attesa per la sfilza di dati in arrivo dalle 14 in poi. Bruttina la produzione industriale giapponese di giugno (-3.3% da prec +0.7% e vs attese per -1.2%, ma Tokyo ora ha occhi solo per il $/Yen che sale da alcuni giorni, e vi ha fatto poco caso (+0.18%). Lievi assestamenti per gli indici cinesi e buone performance per Seul, Bombay e Sydney.
Gli indici europei hanno oscillato poco sotto la parità, coni volumi bassi che tipicamente precedono i grossi eventi. Per ingannare l’attesa gli investitori hanno avuto a disposizione i dati inflattivi tedeschi lievemente sopra attese (cpi flash luglio +0.3% da prec +0.4% e vs attese per +0.2%), e l’asta BTP , completata, come di recente senza problemi (7 bln tra btp 5e 10 anni e CCT) con buona domanda internazionale. E
videntemente la bagarre in parlamento ancora non turba gli investitori esteri.

Wall Street in frenata dopo le parole della Yellen
Un ADP survey leggermente deludente ha moderatamente rassicurato gli animi, riducendo un po’ il rischio di una forte sorpresa positiva ai payrolls di venerdi, che gli investitori vedrebbero come foriera di tightening monetario prima delle attese, spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Alle 14.30 era prevista la pubblicazione del GDP US , primo peso massimo odierno (il secondo è il FOMC, alle 20), e lo spettacolo non è mancato.

La prima stima del secondo trimestre del 2014 è uscita assai più forte del consenso (+4% vs +3% atteso). A migliorare ulteriormente il quadro, vi sono state importanti revisioni ai trimestri precedenti, con Q1 2014 che passa da -2.9% a -2.1%, e il terzo e quarto trimestre del 2013 che passano rispettivamente da 4.1% a 4.5% e da 2.6% a 3.5%.

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